L’Assemblea regionale siciliana ha anticipato il Parlamento nazionale riducendo del 10 per cento l’indennità netta dei deputati. Il Consiglio di Presidenza di giovedì, sotto la guida del presidente Francesco Cascio, ha deciso una manovra di contenimento dei costi, che riguarda non solo i deputati ma anche il personale.
In merito al trattamento economico dei deputati, congedi e missioni, la riduzione dell’indennità parlamentare netta in misura del 10% anticipa Senato e Camera.
Drastico giro di vite sui congedi e sulle missioni: verrà raddoppiata la sanzione prevista nel caso di assenza dei deputati in riferimento ad ogni seduta d’Aula, passando quindi la stessa da 129 euro a 258 euro; mentre sotto il profilo delle missioni saranno eliminati i rimborsi spese per i viaggi in Italia.
Per quanto riguarda il Personale è stato previsto il blocco dell’adeguamento dei contratti al tasso di inflazione programmato per il 2010. A ciò si aggiunge la riduzione del 50% dell’indennità per il lavoro svolto dal personale in notturno e nelle giornate festive per il 2010;
Prevista anche l’abolizione degli incentivi economici di produttività per il 2010 nonchè il rimborso spese viaggio per missione è stato circoscritto alle sole tariffe aere in classe economica.
Per il periodo 2011-2012 sono bloccate le assunzioni, eccetto per i concorsi già deliberati.
Inoltre, al fine di una razionalizzazione e migliore organizzazione dell’assetto di vertice dell’amministrazione del Parlamento Regionale, è stata prevista la soppressione di due direzioni e l’introduzione della figura del Segretario generale aggiunto. L’attuale segretario generale, Giovanni Tomasello, sarà affiancato nella gestione amministrativa appunto dal segretario generale aggiunto, con decorrenza da ottobre. Quest’ultimo è stato individuato nella persona di Paolo Modica, attuale capo di Gabinetto del presidente Cascio.
“Questi provvedimenti – afferma il presidente dell’Ars – si collocano nell’ottica di contenimento dei costi intrapresa da questa amministrazione. Tutti, e quindi anche l’istituzione parlamentare, devono fare qualche sacrificio a fronte della crisi economica che la nostra società sta attraversando. Non sarebbe giusto, né socialmente equo, da parte della politica, cristallizzarsi su sterili privilegi, perciò credo che queste decisioni costituiscono un doveroso segnale nei confronti dei cittadini”.