CATANIA – Al momento dell’espulsione, peraltro inesistente, del cagliaritano Canini, con il Catania avanti 2-1, fra i tifosi del Catania serpeggiava un certo ottimismo: “Se non succede l’imponderabile, questa partita la portiamo a casa”. Ottimismo giustificato anche perché fino alle prime fasi del secondo tempo, i rossazzurri hanno giocato sicuramente meglio del Cagliari. Ecco presentarsi però l’imponderabile che in questo caso ha un nome e un cognome (Andrea Cossu) e pure qualità da vendere. Al momento dell’ingresso dell’azzurro di fresca convocazione, avvenuto dieci minuti prima dell’espulsione di Canini, il Cagliari ha ripreso in mano le redini dell’incontro. Visto poi che il folletto sardo giocava praticamente per due, i rossoblu non hanno nemmeno risentito dell’inferiorità numerica.
Ci si è messa pure la sfortuna (leggasi traversa di uno strepitoso Izco) ma il Cagliari è riuscito a pareggiare proprio con Cossu, velocissimo a presentarsi in area e a mettere in rete un cross radente giunto dalla destra. Il Catania dunque è uscito con un punto dal Sant’Elia, un punto che in partenza sarebbe stato magari sottoscritto, ma che per come si era messa la partita, lascia un po’ di amaro in bocca. Il rammarico però resta contenuto, visto che il vantaggio sulla zona B (complice il successo del Palermo sul Livorno) è aumentato da quattro a cinque lunghezze.
Venerdì arriva l’Inter in un Massimino esaurito. Milito e compagni (vedi lo 0-0 interno col Genoa) non riescono a chiudere il campionato. Ciò concede speranze al Catania, perché l’Inter non sembra il solito rullo compressore anche se sarà affamata di punti per tenere le rivali a distanza di sicurezza. L’allenatore dei nerazzurri Mourinho (autore di un botta e risposta a distanza ormai mitico con l’ad etneo Lo Monaco) come era successo nella stagione scorsa si accomoderà in tribuna per squalifica. Allora, gli furono offerti prodotti tipici siciliani, quest’anno chissà. Di certo si sa invece qual è il sogno dei tifosi rossazzurri: vivere una notte da “clamoroso al Cibali”.