I progetti d’eccellenza promossi a livello nazionale vogliono coinvolgere un sempre maggiore numero di Enti locali. Anche in Sicilia hanno deciso di spendersi in favore della tutela dell’ambiente
DOSSIER ECOSISTEMA, UN PIANETA DA SALVARE
PALERMO – Transizione ecologica, rispetto della natura, tutela delle risorse naturali e chi più ne ha più ne metta. Anche per i Comuni è arrivato il momento di fare i conti con le sfide del mondo moderno, cambiato non soltanto in seguito a una maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali, ma anche dopo una pandemia che ha stravolto il nostro modo di vivere.
Sostenibilità sembra essere diventata la parola d’ordine e anche per le Amministrazioni locali diventa essenziale entrare in quest’ottica, tramite un processo di efficientamento – non soltanto energetico, ma anche burocratico – che per troppo tempo è stato rinviato.
Qual è dunque la strada che possono seguire i Comuni siciliani? In molti hanno già avviato iniziative positive in quest’ambito, ma si tratta spesso di esempi singoli e sporadici, che hanno probabilmente bisogno di una forza motrice unica e comune per riuscire a fare davvero la differenza. Intanto, a cercare di promuovere in tutta Italia iniziative positive di tutela dell’ambiente, ci sta pensando ormai dal 2005 l’Associazione dei Comuni virtuosi, nata su iniziativa di Monsano (Ancona), Colorno (Parma), Vezzano Ligure (La Spezia) e Melpignano (Lecce). Si tratta di una rete di Enti locali che opera a favore di un’armoniosa e sostenibile gestione dei propri territori, diffondendo verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini. In Sicilia, a oggi, fanno parte dell’Associazione nove Comuni: Collesano (Palermo), Petrosino (Trapani), Lampedusa e Linosa (Agrigento), Regalbuto e Troina (Enna), Santa Teresa di Riva (Messina), Aci Bonaccorsi (Catania) e Ferla e Solarino (Siracusa).
Nove non sono tanti, ma si può fare certamente di più per diffondere maggiormente anche nella nostra Isola i progetti già lanciati a livello nazionale. Tra le iniziative lanciate negli ultimi mesi, per esempio, c’è “Sindaco pedala”, una sfida pensata per spingere i sindaci dei Comuni Virtuosi a provare in prima persona la trasformazione ciclabile che deve interessare borghi, paesi e città. Il regolamento prevede che i sindaci si impegnino a utilizzare la bicicletta nell’arco di una settimana per raggiungere tre obiettivi a propria discrezione: l’idea è che l’amministratore coinvolto possa operare un’osservazione concreta e valutare l’efficacia del suo stesso piano urbano.
Nei mesi scorsi, inoltre, l’Associazione dei Comuni virtuosi ha dato vita a un’alleanza con l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile con l’obiettivo di facilitare sui territori percorsi e progetti di sostenibilità energetica e ambientale. L’obiettivo è offrire a Enti del territorio e Comuni in primis reali e concreti strumenti di cambiamento possibile, quali competenze, progettualità e attività improntati a un’ottimale gestione del territorio, a percorsi di transizione di comunità e di rigenerazione urbana, alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici (a partire da quelli comunali) e privati, a modelli di mobilità sostenibile in grado di valorizzare i territori e creare valore aggiunto, generando coesione sociale nonché nuove e positive economie locali in ottica, ad esempio, di turismo lento e di qualità.
Temi di grande attualità, insomma, affiancati da proposte operative per cambiare l’approccio dei Comuni. Gli esempi ci sono, basta solo seguirli e fare squadra, per creare un movimento capace di dare ai cittadini risposte rapide e concrete in direzione del cambiamento.