Il “moderato” Fileccia ed il “progressista” Orlando lanciano un guanto di sfida all’amministrazione guidata dal sindaco Tranchida che ha accettato di confrontarsi con chi ha espresso dissenso
TRAPANI – La politica non in tempi ma a colpi di social. Da una parte due cittadini, dall’altro l’Amministrazione comunale di Trapani. Il dibattito in consiglio è ormai marginale e la pandemia ci ha messo del suo rendendolo quasi carbonaro. Quello sui social invece è vivace e con sindaco e giunta attenti ad ogni mossa, ad ogni polemica. I due cittadini non hanno una regia comune, ma sono molto “tedeschi”, meglio ancora, molto “prussiani”, come il generale Helmuth Karl Bernhard Graf von Moltke, passato alla storia per la sua celebre frase “marciare divisi, colpire uniti”. Ed è quello che stanno facendo Tore Fileccia e Danilo Orlando. Cittadini informati, politicamente con il pelo nello stomaco.
Il primo con idee di centrodestra, l’altro, progressista. Fileccia ha picchiato duro sui lavori per gli attraversamenti pedonali da realizzare per ipo e non vedenti. Foto, video, sarcasmo, tanto sarcasmo. Ed alla fine, una nota ufficiale del Comune che ha riconosciuto che i lavori in questione non sono a regola d’arte e che la ditta che si è aggiudicata la gara dovrà intervenire a sue spese per ridurre il dosso troppo alto. Dosso che portava le auto in transito quasi al decollo, seguito da imprecazioni varie degli automobilisti. Offensiva social, quella di Fileccia, che gli ha aperto le porte della stampa. Inviti a trasmissioni radiofoniche, interviste sui giornali. Lui ribadisce di non avere velleità politiche e che non intende candidarsi: a Trapani si vota l’anno prossimo. Ha detto più volte che si sta impegnando in prima persona perché vede la sua città in affanno, perché vuole evitare ai suoi figli, quando diventeranno grandi, la sola opzione di dovere lasciare la terra in cui sono nati per avere un futuro. L’amministrazione l’ha preso di mira. Il sindaco Giacomo Tranchida l’ha definito “macchietta comica locale”, oppure “commediante h24”.
Fileccia ci ha riso su, ma a volte ci resta male. Non riesce a rimanere in linea con lo sfottò che spesso utilizza per essere più graffiante. Orlando segue un altro percorso. E’ più anarchico e con una vena sessantottina, perché il suo motto è “la fantasia distruggerà il potere ed una risata vi seppellirà”.
E lui ride ed invita a ridere. Inventa delle canzoncine ad hoc, si rivolge direttamente agli amministratori della città con leggerezza, senza affondare i colpi, ma proprio questo con argomenti quanto mai seri che riguardano il governo della città. Orlando è stato un sostenitore della candidatura di Tranchida – s’è speso direttamente, in prima persona – ed è stato un grande elettore del vicesindaco Enzo Abbruscato, ma ben presto ha denunciato una deriva populista ed eccessivamente decisionista dell’amministrazione. Anche lui è stato “ingaggiato” dall’informazione locale. Una Tv della città gli ha messo a disposizione uno spazio all’interno di un programma per fare le sue “serenate” al potere. E lui s’è messo di buzzo buono ed a provato a dare il meglio di sé. Una delle sue performance più riuscite rimanda ad una sua versione di “Supercalifragilistichespiralidoso” di Rita Pavone, neanche a dirlo, dedicata al primo cittadino del capoluogo. Anche Orlando ha messo subito le cose in chiaro. Non parteciperà alle prossime elezioni, non ha alcuna intenzione di frequentare l’agone politico. Un video oggi ed uno domani, l’amministrazione ha deciso la sua contromossa, di giocare sulle stesso campo d’azione: i social, il suo social, che è la pagina Facebook del Comune.
Il sindaco Tranchida e l’assessore ai Lavori Pubblici Dario Safina hanno infatti annunciato e poi dato seguito ad una diretta dopo il passo indietro sugli attraversamenti tattili. Una diretta Facebook per confrontarsi, viso a viso con i trapanesi, e che è stata indicata come l’avvio di un nuovo percorso: “Verrà dunque sperimentato un modello di partecipazione democratica, che potrà essere replicato successivamente al fine di rendere ancor più diretto il rapporto tra la cittadinanza ed i rappresentanti delle istituzioni”.
Quasi a lanciare un guanto di sfida. Ma soprattutto allargando il fronte. Il Comune ha scelto di stare in trincea a di usare le stesse armi degli avversari se tali possono essere considerati. Fileccia ed Orlando, oltre al successo mediatico, stanno registrando, da qualche tempo, anche tentativi d’imitazione.
Da pionieri di una opposizione sui generis a punti di riferimento per dettare l’agenda amministrativa della città. Agenda che ha anche superato i confini comunali arrivando nella vicina Erice, città amministrata da una sindaca, Daniela Toscano, considerata, e non a torto, una fedelissima di Tranchida. Ma come sempre le copie non sono la stessa cosa l’originale, non possono avere la stessa qualità.
I due, tuttavia, hanno aperto un varco, che viene seguito pure dalla politica ufficiale. Perché da un video o da una battuta nascono interrogazioni consiliari, dibattiti d’aula, contrapposizioni politiche, approfondimenti che chiamano in causa gli uffici comunali. Fileccia ed Orlando hanno più presa di tanti rappresentanti della politica cittadina. Non pensano di staccare la spina perché si divertono. L’amministrazione molto meno. E tra un sorriso e l’altro, la tensione cresce.