“Stiamo discutendo sulla base di circa 1 miliardo l’anno. Pensiamo che abbia senso solo attivare azioni pluriennali”, aggiunge il ministro.
Secondo Giorgetti “supportare solo l’elettrico significa fare un favore solo a produttori stranieri.
Diciamo che abbiamo sensibilità diverse, io ho la sensibilità di chi produce in Italia e non in Asia. Penso che non dobbiamo fermarci all’elettrico anche per favorire l’acquisto di vetture più economiche a favore di classi meno abbienti. Dobbiamo discuterne anche con il ministero della Transizione ecologica, ma la nostra proposta arriva fino a 135 grammi di Co2 per km perchè abbiamo la responsabilità di incentivare anche una quota di produzione nazionale”.
“Dobbiamo dare risposte alla sfida che è colma di rischi della transizione dell’auto – spiega il ministro -. Da un lato le evoluzioni tecnologiche, dall’altro le decisioni che abbiamo in qualche modo deciso di condividere a livello europeo ci pongono di fronte a una riconversione che deve essere gestita sotto il profilo sociale, tenendo conto che tutta la nuova frontiera dell’elettrico implica un minore impiego di manodopera”.
(ITALPRESS).