"Togliere la mascherina al chiuso con il tempo incerto, con una ondata di migrazione di ucraini, al 31 marzo non lo trovo buono". Così il professor Massimo Ciccozzi
Meglio prolungare lo stato di emergenza oltre il 31 marzo e portare ancora le mascherine al chiuso, vista anche l’ondata migratoria di profughi ucraini che ci attende. Ne è convinto il prof. Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Biomedico di Roma.
“Decessi da analizzare”
“La preoccupazione è lo stato di emergenza al 31 marzo, con centinaia di profughi che arriveranno: va protratto. Togliere la mascherina al chiuso con il tempo incerto, con una ondata di migrazione di ucraini, al 31 marzo non lo trovo buono. Aspetterei ancora un po’ – dice ad askanews – poi verso aprile, fine aprile, toglierei. Vedremo se i casi continuano a diminuire, e anche i decessi devono diminuire. Perché ancora non diminuiscono. E adesso non li capisco. Bisognerebbe analizzare il numero dei decessi più attentamente. Poi stiamo andando verso una endemia, ci sarà verso l’autunno. Però – conclude l’esperto – dovremmo fare il vaccino, o quanto meno sarà consigliato, non questo vaccino, ma un vaccino tarato sulla variante Omicron, che è la prevalente”.