Tajani sulle migrazioni: "Contro l'illegalità, sì all'umanità" - QdS

Tajani sulle migrazioni: “Contro l’illegalità, ma senza dimenticare aspetto umanitario”

Tajani sulle migrazioni: “Contro l’illegalità, ma senza dimenticare aspetto umanitario”

Redazione  |
venerdì 16 Dicembre 2022

Si parla di un nuovo Decreto flussi e di novità per garantire sia il soccorso che il rispetto delle regole contro l'illegalità sul fronte delle migrazioni: le parole di Tajani al decennale di FdI.

Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha parlato della questione migrazioni durante la seconda giornata del decennale di Fratelli d’Italia.

Un tema sempre “caldo” in Italia e, in particolare, in Sicilia, dove di recente i casi Humanity 1 e Geo Barents hanno alimentato il dibattito pubblico.

Tajani sulle migrazioni, contro l’illegalità ma sì all’umanità

“Vogliamo essere chiari. Noi siamo contro l’immigrazione illegale, siamo contro il traffico di esseri umani, non vogliamo che il Mediterraneo si trasformi in un cimitero per centinaia di migliaia di persone innocenti”, ha detto Tajani.

“Stiamo lavorando con il ministro dell’Interno, con il ministro dell’Agricoltura, con il ministro del Lavoro, per rinnovare quello che era il decreto flussi, per fare in modo che ci sia anche una pianificazione. L’idea era quella di farlo biennale, perché sappiamo bene che la nostra industria, la nostra agricoltura, hanno bisogno di manodopera qualificata”.

“Allora – ha aggiunto – noi pensiamo di offrire posti di lavoro certi a persone che vengono da fuori Italia, quindi persone che in gran parte vengono dall’Africa, e possono venire dal Sudamerica. Queste persone, sapendo cosa devono andare a fare, verranno formate in loco, poi verranno regolarmente in Italia a lavorare. E noi vogliamo aiutare i Paesi che faranno accordi con noi per il controllo dell’immigrazione irregolare, per riprendere coloro che sono immigrati irregolari e che partono da quei paesi”.

“Gli Stati che faranno accordi con noi in questa direzione avranno la possibilità di mandare più immigrati regolari a lavorare nel nostro Paese. Non vogliamo dimenticare l’aspetto umanitario, ma vogliamo che si rispettino le regole e le regole, come le dobbiamo rispettare noi, le devono rispettare anche le organizzazioni non governative”, ha concluso.

Immagine di repertorio

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