Natale, Coldiretti: 77% delle famiglie riporta a tavola avanzi

Natale, Coldiretti: il 77% delle famiglie riporta a tavola avanzi di pranzi e cenoni

Natale, Coldiretti: il 77% delle famiglie riporta a tavola avanzi di pranzi e cenoni

Redazione  |
lunedì 26 Dicembre 2022

Solo nel 9% delle famiglie non avanza niente mentre il 2% dona in beneficenza e l’1% dichiara di buttare gli avanzi nel bidone

In quasi otto case su dieci (77%) si riciclano a tavola gli avanzi di cenoni e pranzi di Natale che vengono riutilizzati in cucina anche per una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici e ambientali. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia che solo nel 9% delle famiglie non avanza niente mentre il 2% dona in beneficenza e l’1% dichiara di buttare gli avanzi nel bidone. Ma c’è anche un 11% che ha messo le pietanze non consumate nel freezer per riutilizzarle prossimamente.

Gli italiani hanno trascorso ai fornelli una media di 2,8 ore

Con il record di una media di 2,8 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo la Coldiretti gli Italiani hanno speso a tavola quasi 2,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale tra pesce e le carni compresi i salumi (950 milioni), spumante, vino ed altre bevande (550 milioni), dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria (300 milioni), ortaggi, conserve, frutta fresca e secca (550 milioni), pasta e pane (200 milioni) e formaggi e uova (190 milioni).

Ecco come trasformare gli avanzi

Un’alternativa molto diffusa alla conservazione – sottolinea Coldiretti – è la “trasformazione” degli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un eccellente “torrone”, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo è una scelta che – conclude l’associazione – fa bene all’economia e all’ambiente anche con una minore produzione di rifiuti.

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