San Valentino, quasi un italiano su due regala fiori e piante: solo 20% gioielli - QdS

San Valentino, quasi un italiano su due regala fiori e piante: solo 20% gioielli

San Valentino, quasi un italiano su due regala fiori e piante: solo 20% gioielli

Redazione  |
martedì 14 Febbraio 2023

L’omaggio floreale risulta il più gettonato tanto da essere largamente preferito rispetto a cioccolatini, gioielli e capi di abbigliamento

Quasi un italiano su due (47%) che fa regali per San Valentino ha scelto quest’anno di donare piante e fiori. E’ quanto emerge dall’indagine on line condotta dal sito www.coldiretti.it sui doni preferiti per la festa degli innamorati. Nonostante le preoccupazioni per la guerra e la crisi dei prezzi, l’omaggio floreale risulta dunque il più gettonato tanto da essere largamente preferito, evidenzia Coldiretti, rispetto a cioccolatini (22%), gioielli (20%) e capi di abbigliamento (11%), con una stima di almeno 12 milioni di fiori acquistati e la tendenza a diversificare puntando oltre alle rose su primule, bulbose azalee e orchidee, meglio se Made in Italy.

Esprimere i propri sentimenti con classe, fantasia e prezzi ragionevoli

“I fiori vincono perché – motiva l’associazione – permettono di esprimere, con classe, fantasia e prezzi ragionevoli, i propri sentimenti senza intaccare sensibilmente il proprio bilancio, e sono più graditi dei cioccolatini che rischiano di compromettere il duro “lavoro” di queste settimane per tornare in forma dopo le festività natalizie, in attesa della prova costume”.

Settore importante del Made in Italy

“Acquistare fiori italiani – continua Coldiretti – significa anche sostenere un settore importante del Made in Italy che vale 2,5 miliardi di euro con 30mila ettari di territorio coltivati, impegnato nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio. L’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di lavorare per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche. Le produzioni tricolori – conclude l’associazione – durano peraltro più a lungo e sono anche le più profumate, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio che fanno arrivare quelle straniere meno fresche alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici”.

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