Stipendio docenti e ATA luglio 2023, aumento in arrivo - QdS

Stipendio docenti e ATA luglio 2023, in arrivo aumento busta paga con arretrati

Stipendio docenti e ATA luglio 2023, in arrivo aumento busta paga con arretrati

Salvatore Rocca  |
mercoledì 05 Luglio 2023

Buone notizie per i lavoratori del comparto scuola. In arrivo l'aumento dello stipendio per i docenti e il personale ATA. Le informazioni.

Possono sorridere tanti lavoratori del comparto scuola, tra docenti, dirigenti scolastici e personale ATA. Per questi, infatti, si prospetta un aumento della busta paga per il mese di luglio 2023.

Si tratta del pagamento dell’indennità una tantum, pari all’1,5% della retribuzione, che era stata adottata in Manovra dal Governo a dicembre 2022.

Stipendio docenti e ATA, gli importi

L’emolumento accessorio varierà da 182 euro a 365 euro, comprensivi di arretrati, e riguarderà un milione di dipendenti. L’aumento in busta è valevole dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, ma non verrà comunque incluso all’interno della tredicesima.

Si tratta della prima volta in cui viene applicato l’aumento economico nel corso dell’anno, poiché in precedenza non era ancora stato completato il calcolo sui cedolini ai quali sarebbe dovuto essere indicato il “bonus”.

Stipendio docenti e ATA, quando arriverà l’aumento

L’annuncio è stato dato dal comunicato del 26 giugno diffuso da NoiPa, il sistema informatico realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’elaborazione, la liquidazione e la consultazione degli stipendi dei dipendenti della pubblica amministrazione. Nell’avviso si parla dell’avvio delle lavorazioni finalizzate al pagamento dell’indennità una tantum.

Come detto, gli importi dei pagamenti varieranno da soggetto a soggetto e saranno disponibili nel giro di qualche giorno. Bisognerà soltanto attendere la conclusione delle lavorazioni.

Stipendio docenti e ATA, perché viene erogato

L’emolumento accessorio non è un bonus “fisso”, bensì un’aggiunta temporanea che verrà soltanto per l’anno 2023, così come disposto dalla Legge di Bilancio.

Viene erogato ai dipendenti della pubblica amministrazione per contrastare l’aumento dell’inflazione. Esso non viene considerato come un aumento dell’indennità di vacanza contrattuale, ma viene indicato come una voce accessoria.

Foto di repertorio

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