Per gli ambientalisti, si legge in un comunicato, “questo rinvio rappresenta una autentica polizza assicurativa sulla vita del lupo, richiesta a gran voce dalla maggioranza dei cittadini italiani”. L’obiettivo è ripartire da un punto fermo: “L’abbattimento legale del Lupo non può essere un metodo ordinario di gestione dei conflitti tra la specie e le attività zootecniche”.
“L’auspicio – ha detto Bianchi – è che ora si torni a un confronto sereno e costruttivo con tutti i soggetti interessati per arrivare rapidamente all’approvazione di un Piano che escluda gli abbattimenti legali, disciplinando l’applicazione della possibile deroga prevista dalla Direttiva UE Habitat solo in casi eccezionali ed ultima opzione attuabile solo dopo l’attuazione del Piano e verifica dei risultati raggiunti”.
La proposta del Wwf è quella di dare spazio alla “prevenzione” e un “equo risarcimento dei danni subiti dagli allevatori, al contrasto del randagismo canino e dell’ibridazione cane – lupo ed alla ricerca scientifica per determinare lo stato di conservazione della specie nel nostro paese e la reale incidenza dei danni alla zootecnia”.
Numerose le reazioni al rinvio del Piano.Secondo il Movimento cinque stelle il lupo non è stato “tutelato come si doveva già negli anni pregressi” e “negli ultimi 5 anni” si è “volutamente organizzato un sistema di azioni tese a fomentare l’odio verso questa specie”. La Ong animalista Aidaa ha aggiunto che “è una vittoria per tutti noi, ma in particolare per i lupi”.