Iniziativa dedicata alla presentazione dell’offerta formativa di corsi di studio di secondo livello per l’anno accademico 2024-2025
Dal potenziamento dei corsi di laurea magistrale, erogati prevalentemente o integralmente online, a quello dell’internazionalizzazione, con corsi e curricula offerti, per intero o per almeno un semestre, in lingua inglese. Passando per l’incremento dei fondi destinati al miglioramento della dotazione tecnologica delle aule e ai tirocini presso aziende e istituzioni, nonché associazioni nazionali e internazionali, in modo da ampliare lo spettro delle prospettive occupazionali dei neolaureati, rattenendoli in Sicilia anziché vederli migrare al Nord o verso i mercati di altri paesi. Sono gli obiettivi sui quali oggi si è imperniato il Welcome Day Lauree Magistrali, la giornata di orientamento dedicata alla presentazione dell’offerta formativa di corsi di studio di secondo livello per l’anno accademico 2024-2025. Un’iniziativa rivolta a laureati e laureandi dei corsi di laurea triennale , articolatasi in una serie di conferenze, colloqui con docenti e incontri con consulenti organizzati dal Centro di orientamento e tutorato dell’Università di Palermo con l’intento di offrire un supporto agli allievi per una scelta consapevole della direzione a dare al proprio corso di studi.
Tuttte le novità in vista dell’Anno Accademico 2024-2025
Un momento servito a fare il punto su un ricco ‘plateau’ di novità. Una è anzitutto l’incremento del numero dei corsi di laurea magistrale seguito da quello delle nuove immatricolazioni: “Quest’anno l’Università di Palermo si attesta su 77 corsi di secondo livello, senza considerare i curricula, ossia le diverse declinazioni di specifici corsi di studi: una dotazione che rende progressivamente più attrattivo il nostro ateneo” – ha riferito detto Fabio Mazzola, pro-rettore alla didattica a all’internazionalizzazione dell’ateneo del capoluogo. I numeri non mentono: 3150 iscritti, corrispondenti al 16% in più rispetto all’anno scorso: risultato fino a oggi mai raggiunto dalle iscrizioni ai corsi di laurea magistrale.
Altro aspetto è l’aumento dei corsi di laurea interamente in lingua inglese: “Con la nuova annualità ne attiveremo altri 3 in aggiunta ai 16 presenti nel biennio 2023-2024, che già coprono da una parte materia come economia, scienze politiche, cultura e società, ambito questo che include uno specifico corso focalizzato sulle problematiche socio economiche delle migrazioni; e dall’altra un ampio range di discipline tecnico-scientifiche, che includono sia materie ingegneristiche sia relative all’intelligenza artificiale. Ambito, questo, che include un corso magistrale in ‘Machine learning’, sviluppato dal dipartimento di Matematica e Informatica dell’ateneo”.
L’offerta formativa si estende anche a percorsi di studio afferenti al settore sanitario: in particolare due, entrambi di durata triennale, riguarderanno il comparto infermieristico e quello delle neuro-scienze. A questi corsi si aggiungono quelli per le lauree magistrali offerti dal dipartimento di Scienze agrarie alimentari e forestali: dall’agricoltura di precisione alle scienze e tecnologie agro-ingegneristiche e forestali, passando per quelli in scienze enologiche e in tecnologia del cibo mediterraneo.
In via di potenziamento del rapporto dell’Università con il mondo delle imprese. “Ad oggi abbiamo siglato quasi tremila accordi di tirocinio con singole aziende per internship da svolgere in seno a diversi corsi di laurea magistrale –precisano dal rettorato.
L’Erasmus nazionale
Altro aspetto importante, in linea con altri atenei d’Italia , l’avvio di una sorta di Erasmus nazionale. Ovvero una procedura di mobilità simile al programma di istruzione avviato dall’ Unione Europea nel 1987 per dare la possibilità a studenti dei paesi membri di effettuare periodi di studio presso scuole o università del continente, legalmente riconosciuti dalla propria scuola o università, grazie alla quale l’allievo potrà continuare la propria formazione in un’altra università italiana per un periodo corrispondente (da 3 a 6 mesi), previ specifici accordi tra i dipartimenti dell’università di provenienza e di quella d’accoglienza. “A questo riguardo prevediamo incentivazioni, consistenti in finanziamenti, per studenti inclusi in fasce meno abbienti”.
Oltre 2 milioni e 600 mila euro per l’Università di Palermo
Quest’anno la dote assegnata all’Università di Palermo dal Next generation Eu del Pnrr è di 2 milioni e 600 mila euro. L’erogazione di questa cifra è però legata al raggiungimento di un target minimo di studenti da immatricolare entro dicembre, fissato per quest’anno in 12.870 allievi. “Un obiettivo che contiamo di raggiungere, dal momento che ad oggi abbiamo totalizzato l’attivazione di 9.800 iscrizioni”, ha precisato la protettrice al diritto allo studio Luisa Amenta.
L’Unipa sta inoltre innovando la dotazione tecnologica delle aule, con uno specifico budget di 469mila euro recentemente destinato dal Cda dell’ateneo al soddisfacimento delle specifiche esigenze degli studenti: quindi dotate di sistema wi-fi, prese di ricarica per tablet e computer in ogni postazione degli emicicli e lavagne interattive multimediali.