Pensioni e possibili scenari, si teme un ritorno della legge Fornero

Pensioni e possibili scenari, si teme un ritorno integrale della legge Fornero

Stefano Scibilia

Pensioni e possibili scenari, si teme un ritorno integrale della legge Fornero

Stefano Scibilia  |
venerdì 16 Agosto 2024

L'esecutivo rischia di cadere nella trappola scivolosa delle scelte impopolari per fare cassa

Mentre il mese di settembre si avvicina per il governo Meloni è già tempo di una nuova sfida, quella della terza manovra di bilancio del suo esecutivo. In un recente articolo avevamo evidenziato le potenziali difficoltà nel trovare i fondi per la proroga delle misure attualmente in vigore. Inoltre in queste ultime settimane sta prendendo piede un ulteriore timore da parte dei sindacati in merito alla riforma delle pensioni, in particolare per quanto riguarda il possibile ritorno integrale della legge Fornero.

Pensioni, legge Fornero: di cosa si tratta

La legge Fornero, conosciuta anche come legge 92|2012 era stata introdotta dal governo tecnico di Mario Monti su proposta dell’allora Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero. Il provvedimento permetteva di andare in pensione a 67 anni di età e 20 anni di contributi oppure dopo 42 anni e 10 mesi di contribuzione (un anno in meno per le donne)

Pensioni, legge Fornero: cosa dicono i sindacati

In questi ultimi mesi tra i sindacati che si sono esposti maggiormente contro il governo Meloni in materia di pensioni, spicca il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri, che in diverse occasioni ha parlato di promesse mancate sul tema, evidenziano la preoccupazione secondo cui il Governo possa definitivamente cedere alla tentazione di fare cassa sulle pensioni. Una delle ipotesi per il raggiungimento di questo obiettivo sarebbe quello di un ritorno integrale alla legge Fornero.

Pensioni, le promesse mancate del governo Meloni

In merito al tanto dibattuto tema delle pensioni, dalla prime presidente del Consiglio donna ci si aspettava sicuramente qualcosa in più, in particolare su quello che sarebbe dovuto essere un trattamento differente nei confronti delle lavoratrici, ma così non è stato. Lo smantellamento di Opzione Donna è la prova di tutto ciò. Prima dell’avvento di questo esecutivo il provvedimento prevedeva la possibilità di andare in pensione a 58 anni, ma oggi, dopo le prime due manovre del governo Meloni, il limite è stato alzato a 61 anni e a rientrare in questa categoria attualmente sono solo poche migliaia di lavoratrici in tutta Italia.

Pensioni, il possibile ritorno integrale della legge Fornero

Gli elementi che abbiamo attualmente a disposizione non fanno registrare dei miglioramenti dal punto di vista delle pensioni in vista della nuova manovra del Governo Meloni ma, al contrario, sembrerebbe che la vera priorità dell’esecutivo in questo momento sia quella di fare cassa. I sindacati temono dunque un ritorno integrale della legge Fornero nel 2025, con il conseguente abbandono di tutte quelle misure di flessibilità che sono state adottate in questi ultimi anni per consentire delle agevolazioni alternative nella strada verso il pensionamento.

Il governo Monti, che nel 2011 diede il via alla Riforma Fornero, passò alla storia come il governo delle scelte impopolari, ma risulta chiaro che in questo caso, per un governo eletto dal popolo, sarà necessario trovare delle alternative valide ad un sistema che ha già fallito.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017