Multe salate e sospensione delle attività commerciali che violano le norme su immondizia e pulizia degli spazi pubblici. Il sindaco De Luca: “Predisposto un apposito servizio di vigilanza e controllo”
TAORMINA (ME) – Tempi duri per chi non rispetta le regole sulla raccolta differenziata dell’immondizia. Il sindaco Cateno De Luca, ha inasprito nei giorni scorsi le sanzioni per i trasgressori. Dal 16 agosto è in vigore una nuova Ordinanza sindacale (n. 29 del 14/08/2024) che obbliga il conferimento dei rifiuti soltanto nella fascia oraria notturna compresa tra l’1.30 e le 5 del mattino, nell’asse commerciale compreso tra Porta Catania e Porta Messina (piazza Duomo, corso Umberto I, piazza Vittorio Emanuele, via Timeo, via Teatro Greco ed altre vie limitrofe), ovvero all’interno del centro storico.
Raccolta differenziata, i blitz notturni diretti da De Luca
Una decisione forte e unita anche ai primi blitz notturni diretti dallo stesso primo cittadino, accompagnati dalle prime numerose multe e dalle inevitabili critiche di parte della cittadinanza residente nell’area in questione, che non ci pensa proprio a svegliarsi nel bel mezzo della notte per uscire la spazzatura in strada. Numerosi commenti e note stanno circolando in questi giorni sui social e sui blog locali, soprattutto da parte di residenti anziani o impossibilitati per motivi di salute a rispettare le nuove regole.
Le nuove sanzioni partono da 350 euro
Le nuove sanzioni partono da 350 euro, oltre alla sospensione dell’attività fino a un mese in caso di ripetute violazioni per le utenze commerciali. Si tratta di un vero e proprio inasprimento, se si considera che le precedenti ordinanze (la n. 20 del 20/07/2024 e la n. 24 del 02/08/2024) si fermavano a multe di 50 euro. La ragione, secondo De Luca, risiede nel fatto che, nonostante le precedenti regole in vigore, “sono state accertate con atti documentati, sistematiche violazioni delle relative prescrizioni, che hanno danneggiato l’ambiente e il decoro urbano, con ovvie conseguenze di natura igienico-sanitaria e grave danno d’immagine per la città”.
In particolare, per le attività commerciali come bar, negozi e ristoranti, la recidiva e il mancato rispetto degli obblighi riguardanti la pulizia degli spazi pubblici antistanti l’esercizio, fino a 10 metri dalla soglia o dalla pertinenza, verrà considerata come detto la sospensione dell’attività. Per la terza violazione accertata nell’arco di 24 mesi, è prevista la chiusura per un periodo di 5 giorni; per la quarta violazione sempre nell’arco di due anni, è prevista la chiusura dell’attività per un periodo di 15 giorni consecutivi; in caso di quinta violazione accertata nell’arco di 24 mesi infine è prevista la chiusura per 30 giorni di fila.
Inoltre, chiunque abbandoni rifiuti di qualsiasi genere, oppure li immette nelle acque superficiali o sotterranee, oltre alle sanzioni amministrative e penali previste dall’art. 255 del D.lgs n. 152/2006, sono previste ammende da 1.000 a 10.000,00 euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio.
“Anche sui rifiuti cerco di fare il mio mestiere – ha dichiarato il sindaco – è stato predisposto un apposito servizio di vigilanza e controllo per dissuadere e invitare al rispetto delle regole”.
Ricordiamo che, dopo la risoluzione del contratto di servizio con la ditta Tekra di Angri, che si occupava dello smaltimento dei rifiuti a Taormina da circa tre anni e mezzo, a gestire per il momento il servizio e fino alla fine dell’anno è la partecipata comunale Asm.
A deciderlo è stato De Luca, con un’ordinanza urgente (n. 12 del 28 maggio), ai sensi dell’art. 191 del D.lgs. n. 152/2006 per “assicurare lo svolgimento dell’attività di gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti differenziati e indifferenziati, all’interno dell’Aro Taormina, mediante affidamento diretto con la formula in house providing”.
Il rapporto con la precedente ditta si era interrotto per gravi inadempienze che sarebbero emerse sul rispetto appunto del capitolato d’appalto, e per le quali l’Amministrazione comunale aveva anche avanzato ingenti richieste di risarcimento danni alla stessa Tekra.