Ragazza ustionata dopo lite a Catania, il video e le indagate

NOMI e VIDEO | La ragazza ustionata dopo lite a Catania, le immagini dell’acquisto della benzina

NOMI e VIDEO | La ragazza ustionata dopo lite a Catania, le immagini dell’acquisto della benzina

Redazione  |
giovedì 03 Ottobre 2024

Le due indagate sono accusate di tentato omicidio pluriaggravate: nelle immagini finite in mano alla polizia il momento dell'acquisto della benzina prima del dramma.

Un video “incastrerebbe” le due donne accusate di aver gettato benzina e ustionata una ragazza di 26 anni, bersaglio nel corso di una lite scoppiata dopo un diverbio tra minorenni a Catania. Le donne sono indagate per tentato omicidio pluriaggravato: si tratta di Agatina Vitanza, nata a Biancavilla (classe 1982) e Rosa Alessandra Gennamari, nata a Catania (classe 1982), quest’ultima già sottoposta all’obbligo di dimora per altro procedimento.

Nei confronti delle due la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto. Ecco la ricostruzione degli agenti.

Ragazza ustionata dopo lite a Catania, il video e le indagate

Le indagini, eseguite dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Catania, scaturite da una segnalazione dei sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale Garibaldi, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti, elementi che dimostrerebbero come le indagate sarebbero state le autrici di atti abbastanza violenti da poter cagionare la morte di due persone, determinandone per entrambe gravi lesioni consistite per una in “ustioni di secondo grado al volto, in regione frontale con bruciature dei capelli, al collo, alla mano sinistra, al torace anteriormente, all’ascella sinistra, al braccio destro, alla regione posteriore del collo; presenza di ustioni di primo grado nella regione superiore dell’addome e/o torace” , con correlato pericolo di vita; per l’altra invece “ustioni di secondo grado da fiamma all’arto superiore destro” con prognosi di 12 giorni.

Un video mostrerebbe il momento dell’acquisto della benzina prima della “resa dei conti” che ha posto una 26enne in pericolo di vita e ferito una seconda persona. Dalle iniziali informazioni assunte dal personale della specializzata cellula operativa della Squadra Mobile sul tentato omicidio, l’episodio è avvenuto vicino via Umberto. Gli operatori hanno verificato come un’accesa lite tra due gruppi di donne fosse degenerata in un’aggressione, nel corso della quale era stata lanciata della benzina addosso a due delle protagoniste, appiccando poi fuoco con un accendino, come riscontrato dal ritrovamento e sequestro, effettuato con il supporto di personale specializzato della Polizia Scientifica, di un accendino di colore verde-nero, verosimilmente utilizzato per appiccare il fuoco, e dei resti di una bottiglia in plastica, interamente combusta, all’interno della quale era stata introdotta della benzina.

La ricostruzione

Grazie alle testimonianze di persone presenti durante il tentato omicidio e alla visione di immagini estrapolate da sistemi di video sorveglianza della zona, si è potuti risalire sia alla dinamica, sia alla genesi degli accadimenti, specificatamente riconducibile a pregressi screzi di natura sentimentale tra ragazzine minorenni legate da rapporti di parentela con alcune protagoniste della vicenda.

In relazione a tali fatti, Vitanza e Gennamari sono state entrambe sottoposte al fermo di indiziato di delitto e condotte nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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