Accordo con la Curia per riqualificare la struttura, distrutta nella Seconda guerra mondiale. L’Amministrazione di Augusta: “Viene risanata una ferita che è rimasta aperta per 80 anni”
AUGUSTA – Ad Augusta, l’area dell’ex chiesa di Gesù e Maria, sita in pieno centro storico in via Garibaldi, sarà riqualificata. Lo sancisce la delibera di giunta comunale n. 260 dell’8 ottobre 2024 avente per oggetto “Permuta di beni immobili tra il Comune di Augusta e l’Arcidiocesi di Siracusa”. La chiesa venne distrutta il 13 maggio del 1943, in pieno II conflitto mondiale, nel corso di un bombardamento da parte dell’aviazione statunitense che causò parecchie vittime tra i civili.
“Ringrazio l’arcivescovo, monsignor Francesco Lomanto, e quanti hanno cooperato per questo risultato, dai tecnici della Curia a tutto il personale che a vario titolo hanno contribuito – ha dichiarato il primo cittadino, Giuseppe Di Mare -. Questo accordo bonario permetterà all’amministrazione di bonificare l’area dalle strutture precarie ivi esistenti e continuare in quell’opera di recupero del centro storico e migliorare la qualità dell’offerta culturale”.
Accordo tra la Curia arcivescovile e il Comune di Augusta
“Una ferita aperta nel cuore della città che dopo ottant’anni potrà essere risanata con un accordo raggiunto tra la Curia arcivescovile e il Comune di Augusta – aggiunge l’assessore alla cultura, Giuseppe Carrabino -. Si tratta di un atto complesso finalizzato a definire la vicenda che interessa un’area delle saline Regina. Il Comune di Augusta occupò, sine titulo, alcuni terreni che sin dal 1987 erano di proprietà dell’Arcidiocesi di Siracusa, siti nell’area in questione, per realizzare la piazza Unità d’Italia, il relativo ampliamento della sede stradale oltre a percorsi pedonali e carrabili”.
Nell’area in oggetto, che ha una superficie catastale totale di 129 metri quadri, sul finire del 1991 fu installato, a cura di monsignor Matteo Pino, arciprete di Augusta, un prefabbricato in legno donato dalla Marina militare per consentire le celebrazioni liturgiche nel periodo post-sisma del 13 dicembre 1990. L’area è caratterizzata da significative emergenze architettoniche, specie con riguardo a ciò che rimane del presbiterio della chiesa di Gesù e Maria ma, pur trattandosi di un rudere, mantiene un notevole interesse per la collettività, in relazione ai pregi particolarmente legati alla sua storia e ai suoi riflessi nell’ambito della città di Augusta.
L’amministrazione comunale, mediante l’acquisizione al patrimonio, intende valorizzare il sito, conservando le strutture residuali, ivi compresa la cripta perfettamente conservata e ipotizzando la realizzazione di un luogo della memoria, che permetta, attraverso un intervento di riqualificazione, di celebrare la sua storia e di proiettarsi in un futuro di piena convivialità sociale. Per gli interventi di riqualificazione è stata stanziata la somma di 145.778,41 euro del complessivo importo di 295.778 euro assegnati al Comune megarese quale contributo per le particolari difficoltà derivanti dal fenomeno migratorio. Gli altri 150 mils euro sono stai destinati alla riqualificazione di contrada Costa Pisone.
“Con l’approvazione della delibera da parte della giunta comunale – si legge nella delibera – si avvia pertanto la procedura di formalizzazione della permuta in argomento, mediante rogito notarile, che si configura quale transazione equa e legale, volta a semplificare le procedure amministrative e promuovere una proficua sinergia tra l’Ente pubblico e religioso, nell’esclusivo intento, non solo di promuovere una gestione responsabile e inclusiva del patrimonio pubblico, ma di portare ad una valorizzazione reciproca degli stessi, contribuendo al miglioramento dei servizi offerti alla comunità”.