La serie si ispira al romanzo sul caso di Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto 2010.
Non è la prima volta che si pensa di realizzare una serie tv su un caso di cronaca. Agli addetti ai lavori non sorprende, quindi, che dal 25 ottobre su Disney+ arriverà la serie “Avetrana – Qui non è Hollywood”, già presentata in questi giorni alla Festa del cinema di Roma.
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La serie tv ripercorre un caso di cronaca avvenuto nel 2010, ma che è ancora vivido nella memoria di tanti italiani che hanno seguito la vicenda sia per la particolarità degli eventi sia per l’estrema attenzione mediatica rivoltagli. Si tratta del caso di Sarah Scazzi, la quindicenne scomparsa il 26 agosto 2010.
Dopo un interrogatorio allo zio Michele Misseri, ad ottobre dello stesso anno è stata ritrovata morta in fondo a un pozzo nelle campagne di Avetrana. La ragazza era stata strangolata. Per l’omicidio sono state condannate la zia Cosima Serrano e la cugina Sabrina Misseri. Le due donne stanno scontando l’ergastolo, anche se si professano innocenti. Michele Misseri, invece, era stato condannato a 7 anni per soppressione di cadavere. Adesso è fuori, ma continua a proclamarsi colpevole.
“Avetrana – Qui non è Hollywood”: la serie sul caso Sarah Scazzi
La serie “Avetrana – Qui non è Hollywood” si basa sul romanzo “Sarah la ragazza di Avetrana”, edito da Fandango Libri, scritto da Carmine Gazzani e Flavia Piccinni, ed è composta da quattro episodi di circa sessanta minuti ciascuno. È diretta da Pippo Mezzapesa, anche coautore della sceneggiatura con Antonella W. Gaeta, Davide Serino e gli autori del libro.
Il regista Mezzapesa ha dichiarato: “Tutto dei fatti di Avetrana mi è sembrato da subito narrativamente rilevante: la loro progressione ‘drammaturgica’, la tragica scomparsa di Sarah, i colpi di scena, i segreti, tutto incredibile e al medesimo tempo reale. In un sud Italia che si fa tristemente universale, che potrebbe essere serenamente provincia americana. Ma erano i protagonisti della vicenda che, più di tutti, mi attraevano, il loro piano pubblico veniva dato in pasto da loro stessi alla prurigine mediatica di tutto il Paese”.
Le polemiche
Quando è stata annunciata l’uscita della serie con la pubblicazione del poster e del trailer, “Avetrana – Qui non è Hollywood” ha ricevuto da subito commenti di disapprovazione. Inoltre, a La Repubblica Antonio Iazzi, sindaco di Avetrana ha dichiarato: “Nessuno ha chiesto all’amministrazione comunale di poter utilizzare il nome di Avetrana. In passato abbiamo avuto documentari e speciali sulla morte di Sarah, ma questa locandina, a corredo della didascalia, è del tutto denigratoria. Non vorrei esprimermi, in questo momento, ma insieme con i miei avvocati nei prossimi giorni decideremo se procedere per vie legali”.
La trama
Sarah Scazzi è scomparsa. Non c’è traccia della quindicenne che era uscita di casa per raggiungere l’abitazione degli zii per andare al mare con Sabrina, la cugina. Mentre in paese si fanno congetture, iniziano le ricerche. La speranza di ritrovarla viva svanisce con lo scorrere del tempo e quando lo zio Michele confesserà di averla nascosta in fondo ad un pozzo. Sarah Scazzi è morta strangolata. Dopo il ritrovamento, la vicenda ha preso ancora più interesse e creato scompiglio. Le continue indagini svolte dagli inquirenti per appurare le dinamiche delle ore successive all’uscita dall’abitazione di Sarah, la morbosa attenzione mediatica sul caso e il processo giunto al culmine con sentenze di condanna sono i risvolti di una drammatica vicenda che ha sconvolto l’Italia nell’estate del 2010.
Il cast
Il cast è composto da: Vanessa Scalera nei panni di Cosima Misseri, Paolo De Vita nel ruolo di Michele Misseri, Giulia Perulli che è Sabrina Misseri, Imma Villa che è Concetta Serrano, Federica Pala nel ruolo di Sarah Scazzi, Anna Ferzetti che è la giornalista Daniela, Giancarlo Commare nei panni di Ivano e Antonio Gerardi nel ruolo del Maresciallo Persichella.
Dove e come vedere la serie “Avetrana – Qui non è Hollywood”
La serie tv arriverà su Disney+ da venerdì 25 ottobre dove sarà disponibile per gli abbonati alla piattaforma.
Foto: Scena della serie – Adnkronos
