Economia ed industria, no ad un'Italia a due velocità

Economia ed industria, no ad un’Italia a due velocità. Orsini: “Il Paese deve essere coeso e correre senza catene”

Economia ed industria, no ad un’Italia a due velocità. Orsini: “Il Paese deve essere coeso e correre senza catene”

Redazione  |
lunedì 21 Ottobre 2024

"L'Italia deve correre forte ed essere competitiva e per fare questo abbiamo bisogno che sia forte e coesa tutta".

“Sappiamo benissimo quanto sta facendo bene la regione Lombardia e Milano, con i numeri del Pil” superiori a quelli nazionali, “è vero ma abbiamo la responsabilità di far viaggiare tutta l’Italia veloce e che tutti i pezzi dei paesi diventino più veloci”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo all’assemblea 2024 di Assolombarda, a Milano.

La situazione del Belpaese

“L’Italia deve correre forte ed essere competitiva e per fare questo abbiamo bisogno che sia forte e coesa tutta – ha rimarcato -. Il grande treno che si chiama Italia deve correre veloce senza catene che lo possano fermare”.

Sulla Manovra, “stiamo dialogando, abbiamo incontrato Giorgetti e portato le nostre istanze, abbiamo chiesto la strutturalità del cuneo fiscale, perché vuol dire dare capacità di spesa a chi lavora nelle nostre aziende, e su questo siamo contenti”.

“Il rapporto Draghi ha fatto una diagnosi definitiva, completa e attenta dei problemi dell’industria europea. Fatta la diagnosi ora serve la cura e la cura è ovviamente tempo e finanza. Non possiamo permetterci che l’Europa venga messa in difficoltà rispetto ad altri continenti – ha poi rimarcato – l’industria italiana è quella che va verso l’ambiente e ha le tecnologie più forti e importanti. Siamo all’avanguardia”.

“Sull’automotive – ha chiosato Orsini – è ovvio che è impensabile oggi aspettare il 2026 per modificare la norma sullo stop ai motori endotermici al 2035 perché le sanzioni iniziano nel 2025″.

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