Il Consorzio costruttore del progetto ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo fornisce spiegazioni sui controlli effettuati dopo il ritrovamento.
“Il Consorzio costruttore del progetto ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo, in totale trasparenza ed in collaborazione con Autorità, Enti preposti e con il Commissario di Governo Filippo Palazzo, sta mettendo in campo tutte le attività previste per garantire la massima tutela di lavoratori e popolazione nei territori interessati dagli scavi della galleria Sciglio, in cui è stata rilevata una concentrazione di arsenico, dovuta a fenomeni di origine naturale, non compatibile con i limiti previsti per il riutilizzo di tali materiali come sottoprodotto”: lo dichiara Antonino Pulejo, presidente del Consorzio.
Arsenico trovato durante gli scavi della galleria Sciglio, i controlli
“Dagli esiti delle indagini il terreno oggetto delle analisi è stato classificato come rifiuto non pericoloso. L’indagine condotta su metalli aerodispersi nella galleria ha riscontrato valori inferiori ai limiti previsti per la salute dei lavoratori.
Allo stesso modo, per quanto alla salute pubblica, le concentrazioni trovate non originano rischi per la salute umana in caso di esposizione da inalazione di polveri.
Appena rilevati gli aumenti della concentrazione di arsenico nelle terre della galleria Sciglio, durante le ordinarie attività di controllo svolte dai tecnici interni e da laboratori esterni e indipendenti, nel rispetto delle prescrizioni ambientali sul progetto, il Consorzio ha avvisato le autorità competenti.
La procedura attivata
Dopo il ritrovamento di arsenico, si legge ancora nella nota di Pulejo: “Sono state immediatamente attivate tutte le misure previste in casi di questo tipo, coinvolti i soggetti preposti alla gestione del tema come Arpa Sicilia, RFI, Italferr, Prefetto di Messina, Regione Siciliana, Città Metropolitana di Messina, Comune di Nizza, Comune di Alì Terme, promuovendo una richiesta di incontro tecnico per la gestione delle terre e rocce da scavo. In tale riunione, effettuata in data 18 ottobre, è stata ipotizzata una soluzione a breve termine che prevede il conferimento come rifiuto in un impianto esterno autorizzato”.
“A ulteriore tutela di lavoratori e territori, sono stati attivati anche gli specialisti delle Università di Catania e Roma Tor Vergata, per fornire supporto al Consorzio, al fine di analizzare le informazioni disponibili e valutare eventuali ulteriori monitoraggi/azioni da intraprendere”.
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Immagine di repertorio