Sicilia, rendere gratuito farmaco salvavita per diabete: la richiesta

Diabete, interrogazioni all’Ars sul farmaco salvavita: “Regione stanzi fondi per garantirlo ai meno abbienti”

Diabete, interrogazioni all’Ars sul farmaco salvavita: “Regione stanzi fondi per garantirlo ai meno abbienti”

Simone Olivelli  |
lunedì 28 Ottobre 2024

Due le richieste presentate: una da La Vardera e l'altra dal Partito Democratico.

“Per quali motivi in altre regioni il farmaco è rimasto a carico del sistema sanitario regionale mentre in Sicilia lo stesso è tornato carico delle famiglie?”. È la domanda rivolta al governo Schifani da alcuni deputati di opposizione. Il quesito è alla base di due differenti interrogazioni parlamentari presentate all’Ars dal Partito democratico – con primo firmatario Fabio Venezia – e da Ismaele La Vardera, confluito nel gruppo misto dopo la rottura con Sud chiama Nord e il suo leader Cateno De Luca, e riguarda le modalità di erogazione in Sicilia di un farmaco salvavita per le persone affette da diabete: il glucagone.

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Diabete, il farmaco salvavita ancora a pagamento in Sicilia

Le due interrogazioni sono state presentate a inizio ottobre, a pochi giorni l’uno dall’altra. Arrivano quasi un anno dopo la decisione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) di riportare in fascia C il Baqsimi, il nome commerciale del glucagone in formato spray in polvere. La classe C è quella che individua i farmaci a pagamento e a ricetta unica ripetibile.

Il provvedimento dell’Aifa è arrivato dopo che per un certo periodo lo spray era stato inserito nella classe A, e dunque totalmente a carico del sistema sanitario nazionale. Il costo del farmaco, che si presenta monodose e con scadenze a breve termine, è elevato: 84,17 euro è il prezzo citato nell’interrogazione di La Vardera, mentre in quella presentata dal Partito democratica vengono riportate vendite anche a 140 euro.

L’interrogazione

Davanti al declassamento del glucagone spray, alcune Regioni si sono attrezzate decidendo di finanziare con i propri fondi l’acquisto dei farmaci. “La situazione in Sicilia assume contorni particolarmente critici poiché contrariamente a quanto avviene in altre regioni italiane dove le amministrazioni hanno provveduto a stanziare fondi per garantire la gratuità del farmaco nonostante la decisione dell’Aifa, nell’isola i pazienti devono affrontare costi elevati”, sottolinea La Vardera. “In caso di ipoglicemia grave, che può condurre al coma, il glucagone ha funzione salvavita e i malati di diabete 1 devono avere tale salvavita sempre a portata di mano (soprattutto per i minori è importante che lo abbiano a portata coloro che ne hanno la responsabilità e che lo iniettino in caso di necessità)”, si legge nell’interrogazione presentata dal Pd.

I dem sottolineano come il fatto che il glucagone oggi sia compreso in fascia A del sistema sanitario nazionale soltanto nella forma iniettabile non basta. “Il personale scolastico ha apprezzato la novità della soluzione spray poiché l’idea di preparare e somministrare una puntura creava non poche ansie e difficoltà sia nelle famiglie ma anche e soprattutto nelle scuole dove oltre a una conservazione più meticolosa la soluzione iniettabile richiedeva la somministrazione di una puntura con siringa”.

L’appello al governo

Sia il gruppo dem che La Vardera chiedono alla giunta Schifani di stanziare i fondi sufficienti a rendere accessibile il farmaco salvavita per il diabete anche in Sicilia.

“L’assessora già interpellata in merito alla questione avrebbe dichiarato – ha scritto La Vardera nel proprio atto parlamentare – di non poter stanziare risorse aggiuntive al di fuori del livelli essenziali di assistenza (Lea), lasciando così scoperti migliaia di pazienti diabetici e le loro famiglie”. Il deputato d’opposizione dal canto suo rimarca come invece “sia indispensabile intervenire con estrema urgenza al fine di restituire dignità e sicurezza ai pazienti affinché non debbano più scegliere tra la loro salute e la sostenibilità economica”.

L’esempio delle altre Regioni

Se la Sicilia ancora non è intervenuta per colmare la lacuna seguita alla decisione dell’Aifa di riportare in classe C il glucagone spray, in altre parti d’Italia si è deciso di provvedere con i fondi regionali. In Toscana, per esempio, già a novembre 2023 la Regione ha stanziato le risorse necessarie. Mentre più di recente è stata la Sardegna ad assicurare l’accessibilità del farmaco ai residenti con 350mila euro.

“Con questo provvedimento diamo una risposta concreta alle richieste dei quasi 30 mila diabetici sardi, che per la prima volta potranno avere accesso gratuito ad un presidio classificato in fascia C” ha detto l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi. “La decisione di ampliare la possibilità di accesso al farmaco in Sardegna non è un caso ma deriva dall’altissima incidenza della patologia diabetica nell’isola: sono circa 13 mila le persone affette da diabete di tipo 1, con un record mondiale assoluto per area geografica, mentre il diabete di tipo due si attesta sui 14 mila pazienti” conclude.

Stando ai dati dell’ultimo rapporto dell’Italian Diabetes Barometer 2022, in Sicilia “338mila persone (il 7% della popolazione) e quasi una persona su quattro sopra i 65 anni (il 22,3%) ha il diabete, con un’incidenza raddoppiata negli ultimi vent’anni (dal 3,7% nel 2000 al 7% nel 2020). Il diabete di tipo 2 – è stato riportato in un comunicato della Regione Siciliana in occasione della giornata mondiale del diabete del 2022 – rappresenta circa il 90% di tutti i casi di diabete e si presenta in genere in età adulta (circa i 2/3 dei casi di diabete interessano persone di oltre 65 anni). Nell’Isola il diabete causa circa sette morti al giorno (2.667 decessi nel 2019), con un tasso di mortalità del 50% superiore alla media nazionale”.

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