Elezioni ex Province in Sicilia, incostituzionale il rinvio

Elezioni ex Province, il colpo di scena: la legge della Regione Siciliana è incostituzionale

Elezioni ex Province, il colpo di scena: la legge della Regione Siciliana è incostituzionale

Redazione  |
giovedì 31 Ottobre 2024

Ecco cosa ha deciso la sentenza n. 172 della Corte costituzionale.

Novità sull’eterna questione delle ex Province in Sicilia: la legge della Regione Siciliana che ha disposto l’ulteriore rinvio delle elezioni degli organi dei Liberi consorzi comunali e dei Consigli Metropolitani è incostituzionale.

La Legge n.6 del 2023, che ha disposto il rinvio e la contestuale proroga della gestione commissariale delle ex Province, è pertanto costituzionalmente illegittima.

Elezioni ex Province, incostituzionale il rinvio

La legge è incostituzionale. Lo ha stabilito la Corte costituzionale nella sentenza n. 172, depositata oggi, con la quale ha ritenuto fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevata dal TAR della Regione Siciliana.

Il Comune di Enna aveva impugnato di fronte al TAR quattro decreti del Presidente della Regione di nomina e di proroga dei commissari straordinari per il Libero consorzio comunale di Enna. Il TAR ha rilevato che i primi tre decreti erano stati adottati sulla base della legge n. 26 del 2022, che aveva prorogato per la sedicesima volta le elezioni, ma era stata già dichiarata incostituzionale con sentenza n. 136 del 2023.

La decisione

Secondo la Corte, la legge che ha stabilito il rinvio delle elezioni per le ex Province in Sicilia viola gli articoli 5 e 114 della Costituzione ed è, pertanto, costituzionalmente illegittima.

La Corte ha ritenuto fondata la questione sollevata dal Comune di Enna, richiamando i principi già espressi nella precedente sentenza 136 del 2024, nella quale aveva esortato la Regione Siciliana a porre rimedio a tale situazione senza ulteriori ritardi convocando lo svolgimento delle elezioni al più presto. La Corte ha nuovamente sottolineato come i continui rinvii delle elezioni per le ex Province, che si succedono dal 2015, abbiano sinora impedito la costituzione degli enti di area vasta in Sicilia, prorogando gestioni commissariali incompatibili con la loro natura di enti territoriali autonomi e costituzionalmente necessari.

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