Dopo le alluvioni che hanno provocato al momento almeno 217 morti, l'allerta prosegue in Spagna
Qualche ora dopo le grandi proteste da parte degli alluvionati in Spagna contro Re Felipe VI e il premier Pedro Sanchez, la situazione meteorologica a Valencia e dintorni continua a preoccupare. Dopo le alluvioni che hanno provocato al momento almeno 217 morti, l‘allerta prosegue. “Pericolo notevole questo lunedì mattina nelle zone costiere e immediatamente vicine alla costa della Catalogna: si registrano piogge molto intense che potrebbero protrarsi per gran parte della mattinata” – si legge sui canali ufficiali X di Aemet, l’Agenzia meteorologica spagnola.
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Come spiegato dagli esperti meteorologici, in Catalogna e in particolare nella provincia di Castellon sono attesi ancora 50 litri di pioggia per metro quadro in una sola ora, oltre che forti temporali e un rischio grandine dietro l’angolo.
Valencia tra piogge, emergenze e forti contestazioni
Intanto, l’intera aerea metropolitana di Valencia continua ad essere sotto l’attenzione delle autorità e con la viabilità ridotta. I camion da e per la cittadina spagnola possono circolare solo di notte (tra le 22.00 e le 7.00 del mattino), anche se chiaramente i trasporti di beni di prima necessità sono esclusi da ogni restrizione.
Inoltre, le scuole continuano ad essere chiuse a Valencia, con il comune che ha annunciato la sospensione di tutte le attività scolastiche per ogni ordine e grado per tutto il giorno di oggi, lunedì 4 novembre, a causa delle forti piogge ancora presenti sul posto (oltre che per le restrizione alla mobilità). In città, prosegue inoltre la forte contestazione dei cittadini contro lo Stato, con grandi proteste nelle scorse ore che hanno visto finire sotto accusa Re Felipe VI, il premier Pedro Sanchez e le istituzioni del luogo.