Cinque azioni che riguardano la parte strutturale, edile, stradale, impiantistica e l’efficientamento energetico di compendi e cespiti rientranti nelle due aree di interesse.
Prosegue la riqualificazione dei porti di Catania e Augusta, in attesa dell’approvazione del Piano regolatore. Il tutto, grazie a una gara del valore di 9 milioni e 300mila euro circa, che prevede una serie di interventi sui due scali.
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Si tratta di cinque azioni che riguardano la parte strutturale, edile, stradale, impiantistica e l’efficientamento energetico di compendi e cespiti rientranti nelle due aree di interesse.
La riqualificazione dei porti di Catania e Augusta
“Continuiamo il virtuoso percorso di ammodernamento dei porti di nostra competenza – spiega il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale Francesco Di Sarcina -. Sarà rinnovata la sede stradale e, dunque, la viabilità principale del porto catanese, compresa la risistemazione delle aree antistanti la Direzione marittima di Catania, che vedrà la valorizzazione dell’esistente installazione artistica delle due statue, grazie all’inserimento di una fontana con giochi d’acqua, già autorizzata dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali”.
“Verranno avviati anche lavori di manutenzione straordinaria della sede etnea dell’Adsp – aggiunge -. Per quanto attiene il porto di Augusta le opere includono l’efficientamento energetico dei fabbricati ED1 (attuale sede principale dell’Adsp) ed ED3, la manutenzione straordinaria del Forte Vittoria e la messa in sicurezza del Forte Garsia”.
L’Adsp ha pubblicato l’avviso della procedura d’appalto che contempla il cosiddetto accordo quadro, normato dall’art. 59 del Codice dei contratti. “La scelta della fattispecie dell’accordo – si legge in una nota – garantisce un risparmio di tempo unitamente a un risparmio economico, in confronto a singole procedure di gara in quanto si può attivare la prestazione resasi necessaria a ‘semplice chiamata’ con la stipula di un contratto applicativo, in tal modo evitando l’indizione di molteplici appalti e conseguente parcellizzazione della spesa, limitando, talvolta, la concorrenza tra gli operatori economici”.
In foto: Porto di Catania