Migranti, nel 2017 il 30% in più rispetto ai primi tre mesi 2016 - QdS

Migranti, nel 2017 il 30% in più rispetto ai primi tre mesi 2016

redazione

Migranti, nel 2017 il 30% in più rispetto ai primi tre mesi 2016

mercoledì 12 Aprile 2017

Al 5 aprile, si registrano 176.470 presenze nei centri di accoglienza (di cui il 78% nelle strutture temporanee). Nel periodo gennaio-marzo è aumentato anche il numero di richiedenti asilo (+60%)

MILANO – Nel 2017 dei circa 30mila migranti giunti in Europa via mare attraverso il Mediterraneo, sono stati 24 mila quelli sbarcati in Italia, tra cui 2.293 minori non accompagnati. I morti sono stati 663. Lo riporta la fondazione Ismu (Iniziativa studi multietnicità), che fa capo a fondazione Cariplo, che ha fatto il punto della situazione dei flussi.
Nei primi tre mesi del 2017 il flusso verso l’Italia è aumentato del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nel solo mese di marzo gli arrivi sono stati oltre 10mila, contro i 4mila sbarcati in Grecia e i 1.500 in Spagna. “Questi arrivi – precisa Ismu – sono contenuti dopo l’accordo Ue-Turchia”. Rispetto alle provenienze prevalgono in Italia tra gli arrivi più recenti i migranti originari della Nigeria, della Guinea e del Bangladesh, quest’ultimo in notevole crescita.
ACCOGLIENZA – L’impatto degli sbarchi sul sistema di accoglienza italiano secondo Ismu resta considerevole: al 5 aprile risultano presenti più di 176.470 migranti. Il 78% sono ospitati in strutture di accoglienza temporanee, il 13,5% nei centri del sistema Sprar e il restante 9% negli hotspot e centri di prima accoglienza nelle regioni di sbarco.
RELOCATION – Continua seppur a rilento il meccanismo di ricollocamento dei richiedenti asilo in altri Paesi Membri: la situazione al 30 marzo indica che complessivamente sono stati ricollocati 16.025 migranti, di cui 4.746 dall’Italia (su un totale di 34.953 previsti) e 11.279 dalla Grecia (su 63.302 previsti per settembre 2017).
MORTI E DISPERSI – Dall’inizio dell’anno hanno perso la vita nel Mediterraneo 663 migranti (una media di 7 persone al giorno), principalmente lungo la rotta del Mediterraneo Centrale dal Nord Africa-Libia. I morti verso l’Italia sono stati 602.
RICHIEDENTI ASILO – Nei primi due mesi del 2017 i richiedenti asilo nel nostro Paese sono stati 24mila, in aumento del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel 2016 si era già registrato un record con il più alto numero, oltre 123mila, il 47% in più rispetto al 2015. Nel 2016 le commissioni territoriali hanno esaminato oltre 90mila domande, e per il 60% dei casi l’esito è stato negativo (39% nel 2015).
Le domande di asilo in Europa nel 2016 sono state 1.204.300.
In Germania, il Paese che accoglie di più sia in termini assoluti che rispetto alla popolazione, si è registrato un vero e proprio boom: 722mila richiedenti, il 63% in più rispetto al 2015. In Italia migranti che hanno fatto richiesta di asilo per la prima volta sono stati oltre 121mila, +46% rispetto al 2015.
Il nostro Paese è al secondo posto come numeri assoluti.
 
SIRIA – Sono quasi 5milioni i siriani che hanno abbandonato il proprio Paese: 2 milioni e 910mila sono rifugiati in Turchia, 1.011mila in Libano, e 656mila in Giordania: secondo l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati si tratta della più grave crisi umanitaria degli ultimi 25 anni. In tutta Europa le richieste d’asilo presentate da siriani da aprile 2011 a ottobre 2016 sono state 885mila, di cui 867mila nei paesi dell’Unione più Svizzera e Norvegia.

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