Il Csm è nella bufera e ieri, alla fine di una giornata difficile, è sceso in campo il Quirinale.
Dopo che il ministro della Giustizia Bonafede aveva chiesto per tutti i cinque consiglieri coinvolti la procedura disciplinare, Mattarella ha indetto le suppletive in ottobre per i due componenti togati e per consentire la riforma delle regole elettorali “chiesta da molte forze politiche”.
Intanto su Roma si apprende di una nuova intercettazione dell’ex sottosegretario Lotti: “Però qualche messaggio a Ermini va dato…”, dice. “Un imputato ha contribuito alla scelta del procuratore’, osserva il Pg della
Cassazione.
Lotti si difende: “Si tratta di mie opinioni, nessuna minaccia”.
“Il mio Pd non pensa alle nomine”, prende le distanze Zingaretti.