Un mondo che sarà caratterizzato da forte presenza tecnologica, con il 67% dei “giovani” che ritiene per esempio che saranno i robot a occuparsi dei lavori di casa, dal ruolo preponderante delle istituzioni sovranazionali, con l’Unione europea che “gestirà l’Italia” (73%), e una forte preoccupazione in materia ambientale. Secondo il 53% degli intervistati, nel 2050 il mondo sarà peggiore rispetto a quello di oggi. Tra i rischi principali percepiti la mancanza di lavoro (51%), l’aumento della povertà e della diseguaglianza (46%) e la mancanza di giovani (35%).
Un mondo, inoltre, dove vi sarà, secondo il 67%, una piena parità tra uomo e donna e una piena libertà di decidere sulla propria vita (63%).
(ITALPRESS).