Ars, seduta per il quarantennale dell'omicidio di Piersanti Mattarella - QdS

Ars, seduta per il quarantennale dell’omicidio di Piersanti Mattarella

redazione web

Ars, seduta per il quarantennale dell’omicidio di Piersanti Mattarella

domenica 05 Gennaio 2020

Domani celebrazione solenne con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, fratello del presidente della Regione democristiano ucciso il giorno dell'Epifania del 1980. Le altre manifestazioni. Il magistrato Agueci torna a parlare della pista neofascista

Per ricordare la figura di Piersanti Mattarella, assassinato quarant’anni fa a Palermo dalla mafia, l’Assemblea regionale siciliana terrà domani, alle undici, una seduta solenne a Sala d’Ercole alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, fratello dell’allora presidente della Regione siciliana colpito a morte nel giorno dell’Epifania nel 1980.

Sono previsti gli interventi del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè e del governatore Nello Musumeci.

Il magistrato Agueci torna a parlare della pista neofascista

In questi giorni Leonardo Agueci, il magistrato che rappresentò l’accusa nel processo d’appello per l’omicidio dell’ex Presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, è tornato a parlare della pista neofascista dopo aver chiesto, nel 1998, la condanna
del terrorista Giusva Fioravanti, riprendendo le tesi di Giovanni Falcone.

Ma i giudici d’appello confermarono l’assoluzione di Fioravanti e Gilberto Cavallini e la condanna dei boss, sostenebdo che Cosa nostra non si sarebbe potuta avvalere della “collaborazione” esterna di killer.

La pista neofascista, basata su un presunto scambio di favori tra mafia e terrorismo di estrema destra, era partita dalle le dichiarazioni di Cristiano Fioravanti che chiamavano in causa il fratello Giuseppe Valerio. Ed erano state confermate dal riconoscimento di Giusva Fioravanti da parte della vedova do Mattarella, Irma Chiazzese, in compagnia del marito nel momento dell’agguato.

“E’ vero – ha detto Agueci ad Andkronos – che i giudici di secondo grado dissero che la mafia non poteva affidarsi a un killer esterno. Vi erano però fatti concreti che indicavano la partecipazione di Fioravanti assieme a tanti altri oggettivi riscontri che non sono stati riconosciuti però sufficienti per affermare la colpevolezza dei terroristi neri”.

“Oggi – ha aggiunto – rispetto agli anni Novanta si è acquisita maggiore consapevolezza della possibilità di dialogo che esisteva tra mafia e altri ambienti criminali”.

Insomma, conclude Agueci “se c’è la possibilità di fare degli accertamenti che all’epoca non furono fatti, si facciano”.

Perché la ricerca della verità “non si deve mai fermare”.

Le altre manifestazioni per Mattarella

Alle nove del mattino, in via Libertà sul luogo dell’omicidio, saranno deposte corone di fiori da parte delle autorità per ricordare l’uccisione il presidente della Regione.

Alle nove e trenta il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, con una cerimonia, attribuirà al Giardino Inglese il toponimo “Parco Piersanti Mattarella – Giardino all’Inglese” e sarà collocata nel parco una lapide in memoria del politico Dc assassinato.

Orlando, “Vittima degli interessi di mafia e sistema politico-affaristico”

“Piersanti Mattarella – ha affermato il sindaco – fu vittima degli interessi intrecciati della mafia e di un sistema politico-affaristico che erano stati fortemente indeboliti dalla sua attività politica e amministrativa”.

“Anche grazie alla volontà e capacità di coinvolgere e far dialogare culture e sensibilità politiche diverse – ha aggiunto – , il presidente Piersanti Mattarella aveva, infatti, promosso e realizzato importanti riforme che miravano a costruire in Sicilia una comunità più giusta, solidale, rispettosa del territorio, della legalità e dei diritti”.

Iniziative anche a Castellammare del Golfo

Tante le iniziative messe in campo a Castellammare del Golfo (Trapani) dove Piersanti Mattarella era nato: l’amministrazione comunale lo commemorerà con una messa in memoria che sarà celebrata alle 11 nella chiesa Madre.

Dopo la messa il sindaco Nicola Rizzo guiderà il corteo di autorità civili e militari che dall’ingresso del cimitero comunale raggiungerà la chiesetta dove sarà deposta una corona d’alloro sulla tomba di Mattarella.
Seguirà un momento di preghiera celebrato da don Fabiano Castiglione.

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