Le bellezze della Sicilia in un tour virtuale - QdS

Le bellezze della Sicilia in un tour virtuale

Le bellezze della Sicilia in un tour virtuale

martedì 22 Dicembre 2020

Su Youtube visite guidate per conoscere i segreti dei gioielli di sei cittadine

Il venticinquesimo appuntamento della Pagina bellezza del Qds è dedicato ai piccoli ma preziosissimi “Tesori” della Sicilia. In questo triste anno sconvolto dalla pandemia il turismo ha subito enormi danni ma, per fronteggiare la crisi è necessario, oggi più che mai, proiettarsi verso il futuro nel segno della ripartenza.

Un punto saldo da cui ripartire sono i luoghi “incantati” della nostra Isola che, in attesa di riaccogliere turisti da tutto il mondo, possono essere “scoperti” in digitale grazie a un progetto promosso dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana.

Sei puntate dedicate a sei luoghi speciali, intitolate l’Isola dei Tesori, saranno trasmesse sul canale Youtube delle Vie dei Tesori e messe a disposizione di chiunque vorrà scoprire l’Isola (le prime due sono già andate in onda, le altre saranno online domani, sabato, lunedì e mercoledì 30).

Le purrere del quartiere saraceno di Sambuca di Sicilia, cave di tufo che secondo la leggenda erano popolate da fantasmi; la chiesa di San Demetrio, culla del culto greco-ortodosso a Piana degli Albanesi, l’enclave arbereshe dell’Isola; il castello di Sutera su monte San Paolino, che domina a 360 gradi tutta la vallata.

E ancora i gioielli nascosti di Sperlinga, Licodia Eubea, Portopalo di Capo Passero, Monterosso Almo.

Sei visite guidate per scoprire i gioielli nascosti in altrettanti borghi siciliani che consentiranno di conoscere storie, tradizioni, segreti, piccoli capolavori celati tra i vicoli di paesi di montagna e di mare.

“Sono stati e sono mesi difficili per il turismo che sappiamo essere uno dei settori strategici dell’economia siciliana. L’opportunità di promuovere visite guidate ai ‘gioielli’ dei nostri borghi, attraverso un format sui canali social, è fondamentale per conoscere storie e tradizioni di luoghi ai più sconosciuti, oltre ad apprezzarne i beni artistici e monumentali – ha detto l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina -. La continua sperimentazione di promozione culturale e turistica, che mettono in atto Le Vie dei Tesori, ci convince sempre più che è questa la strada da seguire se vogliamo far sì che la Sicilia diventi sempre più terra di grande attrazione turistica”.

“In attesa di tempi migliori e di poter viaggiare liberamente – ha aggiunto l’assessore – lavoriamo per mettere in mostra la nostra Isola”.

File source: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Monterosso_almo_2.JPG

“In Italia dopo la pandemia il turismo tornerà imponente”

In Italia, dopo la pandemia, “il turismo tornerà, e tornerà imponente”. Questo settore “sarà quello che si riprenderà probabilmente più in fretta”. A dirlo, il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Per questo motivo l’Italia si deve preparare alle sfide del futuro aiutando ora “le imprese e le persone ad attraversare la crisi” e, per il futuro, puntando principalmente sul turismo ‘colto’. Per questo motivo, per mirare “a questo target turistico”, ha spiegato il titolare del Collegio Romano, “abbiamo indicato richieste per il Recovery Fund che devono essere al centro delle strategie complessive del Paese”.

In primo luogo, c’è bisogno di “una grande riqualificazione delle strutture ricettive: abbiamo bisogno di alberghi di livello alto, mantenendo la peculiarità italiana. In particolare in una parte del Paese, nel Mezzogiorno, in cui non ci sono strutture ricettive adeguate”.

Il secondo tema, “fondamentale per il turismo del futuro” è rappresentato “dalle infrastrutture materiali e digitali. Non è possibile che l’alta velocità si fermi a Salerno, non arrivi in Sicilia. Non è possibile che nella dorsale adriatica non ci sia un’alta velocità degna di questo nome”.

Il terzo punto è costituito, per Franceschini, “dalla valorizzazione dell’Italia minore, investendo, sui borghi, sui cammini, sul turismo lento”. Per il ministro, infine, “è necessaria una grande campagna di promozione del Paese che punti sulla differenziazione degli attrattori turistico- culturali ma che punti anche a costruire, in ogni occasione, un grande evento”.

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