In programma dal 10 al 26 maggio la quarta edizione della manifestazione Circa 500 siti da visitare per scoprire una Sicilia ancora poco conosciuta
PALERMO – Si potrà ascoltare un concerto in un eremo al tramonto o visitare una cava di marmo e scendere con gli speleologi in una grotta piena di stalagmiti; imparare a cucinare un dolce tradizionale con le donne del borgo, fare yoga con le mucche; perdersi tra merletti di stucco, bassorilievi delicati, castelli arabi e torri fortificate; andar per laghetti, per sentieri, seguire un’ex ferrovia o raggiungere una misteriosa città sicana sulla vetta; contare quanti borghi possiedono un rabat arabo e quanti un castello federiciano; salire su una barca e perdersi tra due mari, camminare sulla Via Francigena, capire che i terreni tolti alla mafia possono richiamare i giovani nell’Isola.
E, soprattutto, scoprire i luoghi e le tradizioni che sono testimoni dell’emigrazione in Sicilia: musei, conventi, artigiani, luoghi di memoria che gettano un ponte con gli 8 milioni di siculo-discendenti sparsi per il mondo.
Tre weekend del Borghi dei Tesori
Durante i tre weekend del Borghi dei Tesori Roots Festival si potrà fare tanto, tantissimo: dal 10 al 26 maggio, i venerdì dedicati soprattutto alle scuole, sabato e domenica per tutti. L’attesa è tanta, appena il programma è stato pubblicato sui social ha ricevuto migliaia di condivisioni e richieste di informazioni.
Sono 46 i borghi sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano, circa 500 tra siti, passeggiate ed esperienze e molti giovani coinvolti per raccontare una Sicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, dai Sicani agli Iblei, da una punta all’altra dell’Isola. L’anno scorso, per la sua terza edizione, il festival ha accolto oltre 12mila partecipanti.
E quasi tutti hanno visitato più Comuni, con i più conosciuti e rodati a fare da catalizzatore per gli altri. Borghi dei Tesori Roots Fest è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e con l’Ufficio scolastico regionale, ed è sostenuto da Igt e dalla Fondazione Sicilia.
Gli itinerari tra natura e cultura: l’elenco dei borghi
Eccoli i borghi di questa nuova edizione, e ognuno sarà un’esperienza. Ci sono anche dieci new entry: Cammarata, Cassaro, Ciminna, Delia, Giarratana, Montelepre, Pettineo, Siculiana, Trappeto e Valledolmo.
Agrigento
L’elenco è folto, diverse adesioni in più rispetto alla scorsa edizione: si inizia dall’Agrigentino con Burgio, Caltabellotta, Cammarata, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano Quisquina e Siculiana.
Caltanissetta
Nel Nisseno partecipano al festival Delia, Sutera, Vallelunga Pratameno.
Catania
Nel Catanese, Licodia Eubea e Piedimonte Etneo; nell’Ennese, si salirà a Calascibetta e a Centuripe.
Messina
Sui Nebrodi, o comunque nel Messinese, i più piccini, Alcara Li Fusi, Frazzanò, Mirto, Pettineo, San Piero Patti.
Palermo
Folto il drappello in provincia di Palermo: Balestrate, Baucina, Bisacquino, Bompietro, Camporeale, Contessa Entellina, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Isnello, Montelepre, Petralia Soprana e Petralia Sottana, Pollina, Prizzi, Valledolmo e Trappeto.
Ragusa
Nel Ragusano con Giarratana e Monterosso Almo.
Siracusa
Siracusa, con Buccheri, Cassaro e Portopalo di Capo Passero.
Trapani
Trapani con Calatafimi Segesta e Custonaci.
Visitare tutto sarà impossibile – ma ci si può sempre provare -, anche se è meglio che resti sempre qualcosa da vedere, per ritornare, approfondire, scoprire magari i borghi vicini, il bosco nascosto, la sorgente o l’artigiano. Si possono seguire questi itinerari, solo suggerimenti, per vicinanza o assonanza dei borghi che si incontrano lungo la via.