Il personale in servizio nei centri per l'impiego guadagnerebbe meno del reddito di cittadinanza. Ecco le richieste dei dipendenti in protesta.
Il vero potenziamento dei Centri per l’ impiego passa dalla riqualificazione e riclassificazione del personale in servizio che guadagna meno del reddito di cittadinanza. Per questo motivo scatta la protesta dei dipendenti dei Centri per l’impiego.
Martedì prossimo, 8 giugno, dalle 10 si terranno assemblee autogestite promosse da Cobas-Codir e Sadirs per chiedere il giusto riconoscimento del lavoro e della professionalità dei lavoratori che svolgono spesso mansioni superiori. Secondo i sindacati i concorsi, con riserva per i navigator, non potranno che arrecare “ulteriore caos nell’erogazione dei servizi per l’utenza per la carenza di attrezzature, oltre che disagi poiché i locali disponibili, tra l’altro, non sono in grado di accogliere ulteriore personale”.
I dipendenti esprimono inoltre “grande preoccupazione perché la ventilata assunzione di personale esterno a vario titolo e con qualifica superiore, precluderebbe la riqualificazione e riclassificazione del personale interno”. Cobas-Codir e Sadirs ritengono “che l’amministrazione, manifestata l’esigenza di dotarsi di personale con qualifica superiore, non possa fare a meno di individuare e selezionare preliminarmente tali figure tra il personale interno in possesso di professionalità, esperienza e titoli”.