UniCredit lancia la terza edizione di "Road to Social Change": Profit e Non Profit uniti sul fronte della sostenibilità
(Teleborsa) - La sostenibilità integrale come motore di sviluppo delle comunità e driver di crescita imprescindibile dell'economia dei Territori in un contesto in cui l'Italia, nonostante gli sforzi profusi e gli investimenti attivati negli ultimi anni, occupa la 15a posizione a livello europeo (su 29 Paesi) nell'indice di sostenibilità generale (fonte: Rapporto Italia Sostenibile 2022 di Cerved). È questo il tema chiave attorno al quale si sviluppa la nuova edizione di "Road to Social Change", il percorso finalizzato a stimolare la crescita delle competenze e la cooperazione tra organizzazioni Profit, realtà del Non Profit e istituzioni, organizzato da UniCredit nell'ambito delle attività svolte da ESG Italy con i programmi di education della Banking Academy.
La terza edizione di "Road to Social Change", programma totalmente gratuito ideato da UniCredit con AICCON, Politecnico di Milano - Tiresia, POLIMI Graduate School of Management, Fondazione Italiana Accenture EST e TechSoup, è stata presentata nel corso del primo di quattro incontri dal titolo "Verso una transizione ecologica inclusiva" che si è svolto oggi a Vicenza, presso la sede della FITT Spa, storica realtà imprenditoriale veneta che ha posto la responsabilità sociale al centro del proprio operato e nei confronti di clienti e fornitori, così come testimoniato dalla trasformazione dell'azienda in Società Benefit e dalla sua adesione al Global Compact delle Nazioni Unite.
"La sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, è parte integrante delle strategie di UniCredit. - ha dichiarato Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia - Penso, per esempio, ai due Senior Green Bond emessi per complessivi 2 miliardi di euro, al primo social bond da 155 milioni di euro e, ancora, alle 50 mila persone che abbiamo coinvolto nelle nostre iniziative di sensibilizzazione sui temi ESG. Con Road to Social Change intendiamo favorire le contaminazioni tra mondo delle imprese, associazioni Non Profit ed enti pubblici con percorsi di education per la formazione di nuove professionalità centrate sulla dimensione sociale del business".
Nelle due precedenti edizioni Road to Social Change ha coinvolto circa 4000 partecipanti ed ha portato all'assegnazione di oltre 770 Open Badge tra I e II livello - una certificazione digitale delle competenze acquisite grazie alla fruizione dei contenuti messi a disposizione dal percorso, rilasciata dal POLIMI Graduate School of Management - ai 500 partecipanti che hanno superato il test finale per diventare Social Change Manager, una nuova figura professionale che mira ad accelerare i processi di innovazione e cambiamento nelle organizzazioni in cui operano.
Tale percorso verrà riproposto quest'anno, attraverso l'organizzazione di 3 Digital Talk nazionali ed un evento di chiusura per confrontarsi su trend di innovazione legati alle strategie ESG di PMI, Terzo settore e Istituzioni, per affrontare i temi della Sostenibilità attraverso nuove catene del valore nelle quali le dimensioni ambientali, sociali e di governance sono interdipendenti e misurano il loro valore non solo in termini quantitativi ma anche in termini di impatto sociale.
Nei successivi appuntamenti si parlerà di dimensione sociale e competitività, nuovi modelli di governance, sostenibilità e interdipendenza tra la dimensione economica, ambientale, sociale con diversi focus trasversali tra cui digitalizzazione, innovazione, tassonomie e finanza ad impatto.