Enel, confermati target 2023. Starace: "Nove anni soddisfacenti per sviluppo Gruppo"
(Teleborsa) - "Enel ha chiuso il primo trimestre con risultati molto forti". E' quanto affermato da Francesco Starace, Ceo uscente del Gruppo Enel, durante la conference call con gli analisti e la stampa sui risultati di periodo.
Starace, che lascerà il Gruppo con il rinnovo delle cariche alla prossima assemblea, ha commentato "i nove anni trascorsi in questo lavoro sono stati tutti molto soddisfacenti e pieni di entusiasmo per lo sviluppo di questo Gruppo. Sono convinto che i prossimi anni saranno ugualmente soddisfacenti".
Più spazio è stato lasciato al Cfo Alberto de Paoli, il quale ha illustrato nel dettaglio di numeri del trimestre, sottoloineando che la crescita a doppia cifra dell'EBITDA ordinario (+22% a 5,5 miliardi di euro) è da attribuire al successo del modello di business integrato in un contesto in fase di normalizzazione.
Dalle slide è emerso che le misure messe in atto dai governi europei durante la crisi energetica - dalla riduzione o eliminazione degli oneri di sistema al price cap, alla perequazione delle tariffe - hanno avuto un impatto negativo di 3,2 miliardi.
De Paoli ha definito il trimestre "in linea con le aspettative" ed ha detto di essere "confidente" nella capacità di centrare i target indicati al mercato alla presentazione del Piano strategico 2023-2025 lo scorso mese di novembre. Per il 2023 viene dunque confermato un EBITDA di 20,4– 21 miliardi, un utile netto ordinario di 6,1-6,3 miliardi, un debito netto di 51-52 miliardi ed un rapporto FFO/debito netto del 28%.
Il Cfo ha confermato che c'è "una ampia visibilità sui target", sottolineando che il modello di business integrato ha performato in linea con attese si ritiene che farà lo stesso nei prossimi tre trimestri.
Sulla possibilità di un miglioramento della performance, De Paoli ha indicato che il modello integrato ha un potenziale di crescita e che, se non intervengono altre misure governative, non si esclude un miglioramento rispetto al target.
Parlando dell'aumento del debito, il Cfo ha segnalato che è da attribuire allo scenario di aumento dei tassi di interesse, ma si prevede che nel 2024 ci sarà un calo per la normalizzazione dei tassi e delle tariffe elettriche.