Fincantieri presenta piano industriale. Ricavi 2023 a 7,6 miliardi
(Teleborsa) - Fincantieri, colosso italiano a controllo pubblico attivo nel settore della cantieristica navale, ha presentato oggi il Piano Industriale 2023-2027, che era stata approvato a dicembre 2022 e prevede un utile netto a partire dal 2025. Al termine dell'orizzonte di previsioni, ovvero al 2027, sono attesi ricavi per 9,8 miliardi di euro, EBITDA margin all'8%, PFN/EBITDA al 2,5-3,5x e Capex di circa 200 milioni di euro.
In occasione del Capital Markets Day odierno, sono stati declinati i target divisionali per i settori in cui opera il gruppo e sono stati stabiliti target di breve termine per il 2023 e 2024. Per questo esercizio sono attesi ricavi di 7,6 miliardi di euro e un EBITDA Margin del 5%.
Il Piano si basa sui 5 pilastri strategici. I primi tre pilastri strategici sono indirizzati al raggiungimento dei risultati del piano industriale al 2027, ovvero: concentrazione sul core business della cantieristica cruise, difesa e offshore, e nella realizzazione del portafoglio ordini; creazione di valore attraverso la costante mitigazione dei rischi, la forte attenzione alla gestione dei costi e l'ottimizzazione delle dinamiche di cassa; commitment industriale alla strategia di sostenibilità.
Il posizionamento di lungo periodo e le fondamenta per il prossimo ciclo industriale sono basati sul pilastro strategico del commitment industriale alla strategia di sostenibilità, oltre ai seguenti due pilastri strategici: estensione della fornitura di servizi offerti volta a massimizzare l'efficacia e l'efficienza operativa della nave nel suo intero ciclo di vita; consolidamento delle proprie competenze di integratore di piattaforma.
Per il settore Shipbuilding prevede: ricavi stabili per il settore cruise grazie al solido backlog, che evidenzia la ripresa degli ordini già nel 2022, alla luce della ripresa del turismo, con una chiara preferenza verso le crociere e l'ingresso di nuovi operatori nel settore delle navi extra lusso; ricavi in crescita per il settore della difesa trainati da programmi di svecchiamento e ampliamento della flotta della Marina Militare Italiana, della US Navy, e dallo sviluppo di nuovi progetti in mercati esteri accessibili; EBITDA margin in aumento graduale fino al 7,0% nel 2025, grazie ad un maggiore contributo del settore Militare ed alle iniziative sull'eccellenza industriale e sul contenimento costi.
Per il settore Offshore prevede: ricavi in forte crescita testimoniando l'efficace strategia di riposizionamento di VARD nella costruzione di navi specializzate per il settore eolico offshore, superando 1,2 miliardi di euro di ricavi nel 2025; EBITDA margin in aumento graduale fino al 6,5% nel 2025 avvicinandosi ai margini del settore Shipbuilding.
Per il settore Sistemi, Componenti e Servizi prevede: per il segmento Infrastrutture Ricavi sostanzialmente stabili intorno a 0,6 miliardi di euro con un margine EBITDA in graduale crescita al 3,5% nel 2025, a valle di un significativo sforzo di de-risking e partnering della divisione al fine di rafforzare e valorizzare il segmento; per il segmento Meccatronica ed Elettronica sono attesi ricavi in forte aumento fino a circa 0,8 miliardi di euro nel 2025, in larga misura a supporto del business dello Shipbuilding, e con un EBITDA margin in graduale aumento al 9%.