SdR, Bruscagin (AllianceBernstein): volatilità rimarrà variabile chiave, non c'è solo BTP
(Teleborsa) - "Quest'anno sicuramente la volatilità ci terrà ancora compagnia per un concorrere di tantissime cause - conflitto geopolitico che rimane sullo sfondo, l'inflazione, la crisi bancaria - ci sono tanti elementi che quindi purtroppo ci fanno pensare che la volatilità sarà ancora nostra compagna di viaggio per il 2023 e non solo. In realtà sono anni, almeno 5-6 anni, che registriamo una volatilità sui mercati, perché a questi elementi si somma anche una crescente presenza di investitori finali, soprattutto sul mercato americano, che hanno modo di investire quasi come fosse una scommessa, e anche l'utilizzo crescente di ETF contribuisce sicuramente ad amplificare alcuni effetti sul mercato". Lo ha detto a Teleborsa Elisa Bruscagin, Retail Sales Advisor di AllianceBernstein, in occasione della tredicesima edizione del Salone del Risparmio, l'evento di riferimento nel settore dell'asset management, organizzato da Assogestioni.
"Per contrastare questa volatilità in AllianceBernstein abbiamo delle soluzioni dedicate sia in ambito obbligazionario che azionario - ha spiegato Bruscagin - In particolare cito il nostro AB Low Volatility, un fondo azionario globale a bassa volatilità. Queste soluzione ci hanno permesso anche di fare la differenza in un 2022 molto complicato, perché essendo soluzioni mirate per gestire o abbassare la volatilità di portafoglio, l'anno scorso hanno anche dato agli investitori una sovra performance molto interessante rispetto al benchmark. Quindi stiamo notando che questi strumenti piacciono sempre di più, perché nelle fasi di mercato più complesse - cioè laddove ci sono forti correzioni e forte volatilità - riescono a stare sopra al benchmark e quindi comunque a portare valore aggiunto per i clienti".
"Il nostro outlook sull'Italia rimane positivo, ovviamente il 2022 è stato un anno piuttosto difficile, ma abbiamo visto come anche l'Italia in termini di PIL sia comunque ben posizionata anche rispetto ad altri paesi europei - ha continuato la manager di AllianceBernstein - Quello che consigliamo è di non soffermarci soltanto al BTP - sappiamo che è uno strumento oggi molto interessante per gli investitori ed è giusto che sia così perché dopo un decennio di rendimenti negativi o comunque molto vicini allo zero oggi abbiamo un 4% circa perciò rimane interessante come strumento investimento - ma ci teniamo sempre a precisare come alla fine poi questo rendimento vada nettato dell'inflazione, che è ancora molto alta e che quindi poi di fatto ci porta un rendimento reale negativo".
"Da qui l'esigenza di affidarsi anche a chi ha esperienza e a strumenti di risparmio gestito - ha aggiunto - La volatilità rimarrà una variabile chiave all'interno dei portafogli e ci sono strumenti dedicati proprio per gestirla nel migliore dei modi".