Elezioni a Messina: per le coalizioni è una complessa partita a scacchi - QdS

Elezioni a Messina: per le coalizioni è una complessa partita a scacchi

Elezioni a Messina: per le coalizioni è una complessa partita a scacchi

giovedì 12 Maggio 2022

I vari schieramenti sono alle prese con la composizione delle liste, che andranno ufficializzate entro i prossimi giorni. Ma le scelte all’interno delle parti stanno lasciando in molti scontenti

MESSINA – Ultimi aggiustamenti alle candidature e poi si entrerà nel vivo della campagna elettorale, che si preannuncia già infuocata.

I cinque candidati a sindaco dovranno svelare i punti di forza

Dopo la presentazione delle liste, da domani fino al 18 maggio, sarà ufficializzata la composizione degli schieramenti e si potrà valutare il peso delle forze in campo. I cinque candidati a sindaco dovranno svelare i punti di forza, scoprire le proprie carte mentre finora i giochi si sono fatti a porte chiuse e con non pochi scossoni, soprattutto nelle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, in cui si è dovuto mediare tra i vari partiti e movimenti non soltanto su assessorati da assegnare ma anche sulle candidature alla presidenza delle Circoscrizioni, ruolo sembra molto ambito.

Franco De Domenico, candidato del centrosinistra che stamattina presenterà alcuni punti del suo programma, non si vuole ancora pronunciare sui nomi degli assessori da indicare in questa prima fase, tra i quali ci sono anche consiglieri comunali di Pd e M5s. L’ultima riunione dei componenti della coalizione non ha prodotto nulla se non un mandato al candidato sindaco a trovare una mediazione tra chi vorrebbe già dare un’investitura ai politici e chi in prima battuta vorrebbe dare spazio a delle nomine tecniche.

Non è stato facile neppure il lavoro per compilare la lista dei sei candidati alla presidenza delle Circoscrizioni, resa nota qualche giorno fa. Nel I e III quartiere gli aspiranti sono Francesco Greco e Alessandro Geraci del M5s; nel II Giampiero Terranova di Articolo1; Matteo Grasso e Giulio Fragale nel IV e V, scelti dal Pd; Mario Biancuzzo, sempre Pd, al VI, quest’ultima una candidatura conquistata sul campo da una lunghissima esperienza.

Ma il criterio dell’esperienza e del lavoro sul territorio sembrano passare in secondo piano se ci sono altre logiche che devono essere soddisfatte, ovvero quelle delle prove di forza e delle appartenenze. Emblematico è forse quanto successo per la presidenza della IV Circoscrizione, chiesta da Renato Coletta vice presidente uscente del M5s e al tavolo del centrosinistra in rappresentanza dell’associazione Idea Messina. Dopo un’iniziale disponibilità la scelta è andata a Grasso. Coletta, ormai ex 5 stelle, ha incassato persino la solidarietà dell’ex sindaco Cateno De Luca per il quale sarebbe “una delle tante vittime dell’asse Navarra-Genovese che hanno scelto altri candidati per questo ruolo”.

L’ex deputato Francantonio Genovese, malgrado sia lontano dalle scene, pare muova ancora alcuni meccanismi facendo sentire il suo peso anche oltre i confini della coalizione di centrodestra, che ha come candidato sindaco Maurizio Croce e dove comunque ha giocato un rilevante ruolo. Coletta resterà nel centrosinistra candidandosi al Consiglio comunale nella lista Coalizione civica, dove tra l’altro confluiranno i rappresentanti di Cambiamo messina dal basso e MessinAccomuna.

Anche nel centrodestra le candidature per le presidenze delle Circoscrizioni hanno scatenato malumori tra le varie correnti, con conseguenze però più dirompenti. Lino Cucè, presidente della III Circoscrizione e vice coordinatore provinciale di Forza Italia ha lasciato il partito dopo la mancata riconferma della propria candidatura. Al suo posto la coalizione ha indicato Alessandro Cacciotto di Fratelli d’Italia, voluto dalla deputata Elvira Amata. A Forza Italia è andata la designazione per il IV quartiere con un candidato di area Calderone, Nicola Lauro con l’estromissione dell’uscente Alberto De Luca di FdI, che avrebbe voluto che a succedergli fosse Francesco Arnone. Insomma, l’area Meloni avrebbe voluto la candidatura al IV ma così non è stato e Arnone potrebbe fare una lista autonoma. Cucè, non garantito dal partito e sostenuto soltanto dalla deputata Matilde Siracusano, è passato direttamente nelle fila dell’aspirante sindaco Federico Basile, candidandosi al Consiglio comunale nella lista Prima l’Italia sostenuta dal leghista Nino Germanà.

Per completare la geografia dei candidati del centrodestra alla presidenza dei quartieri abbiamo al I Giovanni Scopelliti vicino a Beppe Picciolo; al II Davide Siracusano, al V Raffaele Verso e al VI Francesco Pagano, tutti sembra riconducibili a Genovese.

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