Abi, Giovanni Sabatini: "Le banche hanno quasi del tutto impegnato la loro capacità fiscale" - QdS

Abi, Giovanni Sabatini: “Le banche hanno quasi del tutto impegnato la loro capacità fiscale”

Elettra Vitale

Abi, Giovanni Sabatini: “Le banche hanno quasi del tutto impegnato la loro capacità fiscale”

mercoledì 01 Febbraio 2023

“Le banche hanno quasi del tutto impegnato la loro capacità fiscale”

Interviene al Quotidiano di Sicilia il direttore generale dell’Associazione bancaria italiana, Giovanni Sabatini.

Quale la posizione di Abi sullo stallo delle cessioni dei crediti di imposta relativi al superbonus?
“Nella recente Audizione informale sulle tematiche relative al settore bancario e finanziario, che si è tenuta il 19 gennaio presso la VI Commissione Finanze della Camera, ho richiamato l’attenzione, come già fatto dall’Associazione in numerose sedi, anche parlamentari, sulla situazione di stallo delle operazioni di cessione dei crediti di imposta attualmente nei bilanci delle imprese edili. Le banche hanno comprato molti di questi crediti e hanno ormai quasi del tutto impegnato la loro capacità fiscale. E’ necessario riattivare il processo di cessione dei crediti derivanti dai bonus edilizi, semplificando le modalità di compensazione. Sono ormai note le preoccupanti conseguenze per le imprese in termini di assenza di liquidità che sta minando la loro solvibilità. A ciò, si aggiungono i rischi derivanti dalle disposizioni in materia di concorso nella violazione del cessionario e dall’eventuale sequestro dei crediti di imposta, disposto dall’Autorità giudiziaria nei confronti del cessionario che li ha acquistati in buona fede. Se sul primo versante il legislatore e l’Agenzia delle Entrate sono intervenuti con provvedimenti finalizzati ad attenuare i rischi di contestazione, sul secondo si registrano, al contrario, ancora criticità”.

Quale il giudizio del mondo bancario sulla misura, con particolare riferimento alle criticità ‘operative’ emerse?
“Il massiccio ricorso al meccanismo della cessione del credito da parte delle famiglie e delle imprese e l’instabilità del quadro normativo, che ha inciso negativamente sulla possibilità di cedere ulteriormente i crediti di imposta, hanno determinato un progressivo esaurimento della capienza fiscale, cioè delle imposte e dei contributi da versare all’Erario da parte di gran parte delle banche. Gli interventi apportati nella prima metà del 2022 (pubblicazione, a maggio, del Decreto Legge n.50 del 2022 – art. 14 – e successivi chiarimenti resi disponibili sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate in materia di cessione parziale dei crediti di imposta relativi al Superbonus e agli altri bonus edilizi) hanno determinato un miglioramento del quadro di riferimento, anche se non ancora risolutivo”.

Quali le proposte migliorative?
“Nel novembre 2022 Abi e Ance hanno scritto al Governo una lettera per richiamare l’attenzione dell’Esecutivo sulle criticità legate al blocco dei crediti fiscali delle imprese. Con l’obiettivo di scongiurare una pesante crisi di liquidità per le imprese della filiera delle costruzioni, le due Associazioni hanno proposto una misura tempestiva e di carattere straordinario per consentire agli intermediari di ampliare la propria capacità di acquisto utilizzando una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24, compensandoli con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dagli intermediari”.

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