Licata, imprenditore condannato per la costruzione di un porticciolo turistico abusivo - QdS

Licata, imprenditore condannato per la costruzione di un porticciolo turistico abusivo

Licata, imprenditore condannato per la costruzione di un porticciolo turistico abusivo

mercoledì 08 Gennaio 2020

Il porticciolo turistico di Licata, nell’Agrigentino, è abusivo ed è stato costruito con opere illegittime su un’area di proprietà del demanio dove non era stato autorizzato.

Tuttavia non furono commessi brogli per salvare il costruttore, Luigi Francesco Geraci, 76 anni, imprenditore di Sommatino (Caltanissetta), titolare della società “Iniziative immobiliari” che ha realizzato il progetto, dal pagamento degli oneri concessori che sono stati quantificati in sette milioni di euro.

E’ la conclusione alla quale è giunto il gup del tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli che ha condannato Geraci a tre mesi di arresto e diecimila euro di ammenda per i soli reati di occupazione abusiva di suolo pubblico e abuso edilizio.

La pena verrà sospesa solo se Miceli demolirà le opere abusive.

Assolti gli altri sei imputati, a partire dall’ex dirigente dell’Utc di Licata, adesso in servizio nello stesso incarico a San Cataldo (Caltanissetta), che, a sorpresa, nell’udienza precedente, aveva formalizzato insieme al suo difensore la rinuncia alla prescrizione puntando, quindi, solo su un’assoluzione nel merito. Che è arrivata.

Due i livelli di responsabilità ipotizzati dal pm Alessandra Russo che aveva chiesto sette condanne: da una parte il mancato pagamento degli oneri concessori sottratti alle casse del Comune per un importo di circa sette milioni di euro e, dall’altra, gli abusi edilizi con varianti approvate in maniera illegittima e spazi edificati senza la relativa concessione.

La pena proposta nei confronti di Geraci era di un anno e sei mesi.

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