Migranti, Lampedusa, nuovi arrivi per il bel tempo - QdS

Migranti, Lampedusa, nuovi arrivi per il bel tempo

Pietro Crisafulli

Migranti, Lampedusa, nuovi arrivi per il bel tempo

sabato 06 Febbraio 2021

Stamattina altri sessantacinque, mentre nell'hotspot se ne trovano duecentoventi. Il sindaco Martello polemizza con la Lega. Le denunce dell'Unhcr sulla Libia e i soccorsi nel Mediterraneo

E’ stato il bel tempo di questi giorni a far riprendere gli sbarchi a Lampedusa: stamattina altre sessantacinque persone – come ci ha riferito il sindaco dell’Isola, Totò Martello – mentre in questo momento nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono duecentoventi ospiti.

Ma non è certo soltanto il mare calmo a spingere queste persone, spesso in fuga da quella Libia in cui vengono sottoposti a torture rese evidenti lo scorso anno da un servizio della Rai che, intervistando Massimo Del Bene, medico dell’ospedale San Gerlando di Monza, aveva mostrato all’intera Italia i segni permanenti lasciati dai torturatori su alcuni rifugiati assistiti dalla Caritas.

Per esempio le radiografie di tante mani prese a martellate fino a diventare inutilizzabili.

Lega, basta sbarchi a Lampedusa

Eppure nei giorni scorsi il segretario della Lega psp in Sicilia, Nino Minardo, aveva detto “basta tre volte” agli sbarchi: “da siciliano, da parlamentare e da responsabile della Lega Sicilia: basta, basta, basta”.

“Nel silenzio assordante dell’informazione nazionale sono ripresi gli sbarchi a Lampedusa” aveva dichiarato, riferendo di un filmato girato da un attivista dell’isola e sostenendo come “l’unica nave che d’inverno effettua il collegamento di linea con la Sicilia” sia “costantemente impegnata nel trasporto dei migranti aggiungendo problemi a problemi”.

“Non vorrei – concludeva Minardo – si trascurassero i grandi rischi sanitari visto che siamo sempre in emergenza covid”.

Minardo mentitore come Salvini

“Hanno ricominciato a far schiamazzo – ha commentato il sindaco di Lampedusa Totò Martello con il Qds.it – come ai tempi in cui Matteo Salvini, che ho definito per questo un mentitore seriale, da ministro dell’Interno parlava di porti chiusi mentre a Lampedusa continuavano a sbarcare migranti ogni giorno. Il referente di Minardo a Lampedusa ha parlato nel filmato di cinquecento persone su una barca mentre erano centoquaranta, in maggioranza minorenni. Nuove bugie, dunque, per alimentare la favola dell’invasione”.

La verità sulla nave

Martello ha inoltre bollato come falsa l’affermazione che l’unica nave di collegamento tra Lampedusa e la Sicilia” sia “costantemente impegnata nel trasporto dei migranti”.

“Va spiegato – ha detto – che soltanto i migranti minorenni, una volta identificati e sottoposti a tampone anti-covid, vengono portati con questa nave sulla terraferma per raggiungere varie case-famiglie in Sicilia. I migranti maggiorenni vengono invece trasferiti sulle navi quarantena. Un sistema che sta funzionando bene. Chi parla di ritardi, poi, deve sapere che vi è un’indispensabile parte burocratica, i riconoscimenti, e sanitaria, da rispettare da parte di forze dell’Ordine e medici”.

Catastrofe umanitaria

“Il problema – ha aggiunto Martello – che Salvini allora non volle affrontare perché impegnato a far spettacolo, ma che ancora non è stato risolto, probabilmente per via dell’emergenza coronavirus, è quello di porre rimedio a questa catastrofe umanitaria denunciata anche dall’Unhcr proprio in questi giorni. Occorre che l’Italia, con l’Ue e i Paesi africani del Mediterraneo, si siedano attorno a un tavolo per capire come regolamentare il flusso di questi sventurati. Altrimenti si troverà sempre un populista pronto ad agitare il fantasma di un’inesistente invasione”.

Unhcr e la Libia

Negli ultimi giorni l’Unhcr, l’organizzazione dell’Onu per i rifugiati, ha ripetutamente parlato della fuga dalla Libia di migranti che vengono però riportati, in centinaia, in quel Paese da motovedette della Guardia costiera.

Nell’ultimo tweet, di undici ore fa, si parla di oltre quattrocento richiedenti asilo e migranti.
L’organizzazione internazionale ha ribadito al mondo l’appello contro il ritorno di queste persone in Libia.

🚨 3 Libyan Coastal Security vessels are currently disembarking over 400 asylum seekers & migrants in Tripoli.

Among them 2 bodies & accounts of 3 persons missing.

While we reiterate our call against return of refugees to Libya, our assistance at disembarkation is life-saving. pic.twitter.com/lIyphnjiYQ— UNHCR Libya (@UNHCRLibya) February 5, 2021

Open Arms soccorre gommone nel Mediterraneo

Intanto un gommone con a bordo quarantacinque migranti che da tre giorni era alla deriva nel canale di Sicilia è stato soccorso dalla nave di Open Arms.

I migranti, tra cui due donne una delle quali incinta, scrive la Ong catalana in un tweet, “sono in salvo”.

Alle persone “sono stati distribuiti i giubbotti e le mascherine – aggiunge la Ong – in attesa di istruzioni dall’autorità italiana”.

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