Nuove minacce ai danni della procuratrice Claudia Caramanna

Nuove minacce ai danni della procuratrice Claudia Caramanna: “Smettila di occuparti dei nostri figli”

Stefano Scibilia

Nuove minacce ai danni della procuratrice Claudia Caramanna: “Smettila di occuparti dei nostri figli”

Stefano Scibilia  |
martedì 13 Agosto 2024

Disposto un ulteriore rafforzamento della scorta

Ennesima minaccia ai danni di Claudia Caramanna, procuratrice dei minori di Palermo, che da tempo risulta impegnata nella tutela dei figli dei mafiosi e dei trafficanti di droga. Nel corso della sua carriera non sono mancati casi particolarmente gravi per cui è stata costretta a richiedere l’allontanamento dalle famiglie. “Devi smetterla di occuparti dei figli degli altri”. Questa è solamente l’ultima delle minacce a carico della procuratrice, contenuta su un foglio bianco all’interno di un fascicolo.

Gli uffici della Procura, che si trovano all’interno del carcere di Malaspina, sono stati il luogo della minaccia, risalente allo scorso 5 agosto. Già da giorni infatti il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Massimo Mariani, ha disposto un ulteriore rafforzamento della scorta in favore di Caramanna.

In merito a quanto accaduto i carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo hanno avviato un’indagine in sinergia con la Procura di Caltanissetta. Circa un’anno e mezzo fa si era verificata una incursione nella stanza della procuratrice, messa completamente a soqquadro.

Minacce alla procuratrice Caramanna, il sindaco Lagalla: “Solidarietà e vicinanza dell’amministrazione”

Anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha espresso la sua vicinanza alla procuratrice Claudia Caramanna per quanto accaduto: “Ferma condanna verso le nuove minacce subite dal procuratore dei Minori, Claudia Caramanna, nei confronti della quale vanno la mia solidarietà e la mia vicinanza e quelle di tutta l’amministrazione comunale – ha affermato Lagalla -. L’episodio inaccettabile dice come ci sia un chiaro disegno delle famiglie mafiose che punta a ostacolare chi, come il procuratore Caramanna, si impegna concretamente e con coraggio per spezzare in modo netto quel cordone che lega i figli dei boss con i loro nuclei familiari, contaminati dalla mafia”.

Successivamente il primo cittadino ha ribadito l’importanza di garantire ai giovani uno sviluppo e una crescita dignitosa: “Tutto questo dimostra come agire sui giovani sia fondamentale, bloccando la dispersione scolastica, facendo maturare nuove sensibilità. In questo, il Comune vuole continuare a essere presente. I primi investimenti di questa amministrazione hanno riguardato le scuole e altri ce ne saranno, così come crediamo fortemente nel progetto che riguarda l’apertura delle palestre scolastiche negli orari pomeridiani e che vede protagonisti, oltre al Comune, anche la Città Metropolitana e l’Ufficio scolastico regionale. Senza dimenticare l’intensa e proficua collaborazione che si è instaurata tra la Procura per i minorenni e gli uffici delle Attività sociali del Comune, che continueranno a dare il loro apporto”.

Schifani: “Proteggere chi lotta per la giustizia”

Anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha voluto commentare la tragedia: “Esprimo la mia più profonda solidarietà alla procuratrice dei minori di Palermo Claudia Caramanna, vittima di gravi minacce per il suo lavoro contro la mafia. Questi attacchi sono inaccettabili e colpiscono l’intero sistema giudiziario e i valori di giustizia che esso rappresenta. Ribadisco il totale supporto della Regione Siciliana alla procuratrice Caramanna e a tutte le forze dell’ordine impegnate nella difesa della legalità. È essenziale proteggere chi lotta per la giustizia, specialmente quando si tratta della tutela dei minori in situazioni difficili“.

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