Io sono Roberta, tutta Caccamo stretta intorno alla sua "figlia" - QdS

Io sono Roberta, tutta Caccamo stretta intorno alla sua “figlia”

Io sono Roberta, tutta Caccamo stretta intorno alla sua “figlia”

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mercoledì 03 Febbraio 2021

Ieri l’autopsia che non chiarisce l’accaduto, l’arrivo della salma in paese e domani mattina il funerale che si terrà nella chiesa della Santissima Annunziata. Tutto il Paese scosso per Roberta.

di Sonia Sabatino

Ieri l’autopsia che non chiarisce l’accaduto, l’arrivo della salma in paese e domani mattina il funerale che si terrà nella chiesa della Santissima Annunziata. Un paese collinare di ottomila anime, a Caccamo in pieno inverno la quotidianità dei più trascorre lenta e tranquilla. Il barbaro omicidio della diciasettenne Roberta Siragusa, di cui è accusato l’ex fidanzato Pietro Morreale, ha scosso la comunità nelle fondamenta. Una morte atroce che il paese respinge con forza, ribellandosi alla violenza sulle donne.

Studenti, commercianti, imprenditori, insegnanti, membri
delle istituzioni, si stringono attorno al dolore della famiglia e ricordano la
giovane vita spezzata con la frase “Io sono Roberta”.

Tappezzano strade, vetrine, negozi, panchine, balconi e la
sala del Consiglio Comunale al cui ingresso è stato affisso un banner
definitivo di 6 metri per 3.

Dietro questa iniziativa vi sono sentimenti di cordoglio, ma è anche il modo con cui Caccamo chiede giustizia, come precisato dal presidente del Consiglio Comunale, Rosa Maria Di Cola: «La comunità Caccamese è sconvolta, siamo ancora increduli per quanto accaduto. Ci troviamo di fronte ad una tragedia che ha colpito ognuno di noi. A nome di tutta la cittadinanza e dell’amministrazione comunale, chiedo giustizia per Roberta, perché non si può morire così a 17 anni, con una vita davanti e tanti sogni da realizzare».

«In paese aleggiano tristezza, amarezza e dolore. Tutti i commercianti domani terremo le saracinesche abbassate dalle 10,15 alle 13,30 per dare l’ultimo saluto a Roberta – racconta Giorgio Scimeca, da sempre schierato contro ogni forma di violenza -. Siamo scioccati anche a causa della giovane età dei soggetti coinvolti, alla sua età con i miei amici avevamo degli obiettivi e dei sogni, mai avremmo pensato di commettere gesti di questo tipo. Io penso che i giovani di oggi vivono in una dimensione diversa e sono trascinati da Social e Tv. Vorrebbero ottenere tutto e subito, senza fare sacrifici, ma la vita non funziona così.

Ho partecipato al movimento “Io sono Roberta” perché sono molto addolorato e ho voluto dare il mio contributo per ricordarla, perché sono del parere che quando succede una cosa del genere non bisogna stare in silenzio, è importante fare sentire il proprio dolore e il proprio disprezzo per questo tipo di azioni. Roberta purtroppo non è l’ultima ragazza morta per femminicidio in Italia, dobbiamo fermare questo stato di cose».

Su proposta delle studentesse e degli studenti dell’IIS “G. Ugdulena di Caccamo (la sezione alberghiera era frequentata da Roberta), la dirigente scolastica Patrizia Graziano ha organizzato ieri sera un momento di suffragio in memoria della ragazzina con l’accensione di una candela nei balconi e la recita di una preghiera.

Sui social l’iniziativa è stata promossa con l’hashtag #RobertaVive da cui è nata una pagina Facebook usata da compagni e amici che ricordano Roberta con foto insieme, foto in cui era felice e sorridente, frasi, ritratti, disegni, pensieri e lacrime.

Il movimento spontaneo “Io sono Roberta” non vuole dimenticare e promette di continuare a chiedere giustizia fino a quando non l’avrà ottenuta.

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