Scostamento di bilancio, arriva il Sì del Parlamento - QdS

Scostamento di bilancio, arriva il Sì del Parlamento

Scostamento di bilancio, arriva il Sì del Parlamento

giovedì 26 Novembre 2020

ROMA – Il Governo ha incassato un Sì unanime sullo scostamento di bilancio i voti a favore sono stati 552, nessun contrario, sei gli astenuti). Alla fine Silvio Berlusconi ha costretto gli alleati di Lega e Fdi a seguirlo nella linea del dialogo con la maggioranza e la Camera ha approvato il nuovo aumento di deficit per fronteggiare l’emergenza l’impatto del Coronavirus. Un voto che Giuseppe Conte ha definito un “ottimo segnale” e che permette al leader di Fi di ritrovare un ruolo centrale nella coalizione di centrodestra. Via libera anche dal Senato con che ha approvato la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio con 278 voti favorevoli (4 i contrari e 4 gli astenuti).

La trattativa non è stata semplice, Lega e Fdi hanno provato fino all’ultimo a sostenere la tesi dell’astensione, perché sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni sono convinti che sia meglio non associare la propria immagine a quella del premier e della maggioranza. “I sondaggi mostrano una stanchezza crescente degli italiani – ragionano sia il leader della Lega che la presidente di Fdi – il governo ha fatto molti errori nella prevenzione e nella gestione della seconda ondata, la crisi economica morde e non è saggio offrire stampelle a Conte e alla maggioranza giallo-rossa”.

Berlusconi, però, non ha sentito ragioni, il Cavaliere è andato avanti nel confronto con il governo – portato avanti da Renato Brunetta, tra gli altri – e ieri mattina parlando ai gruppi parlamentari ha annunciato lo strappo: abbiamo ottenuto molte delle cose che chiedevamo, ha detto, “dobbiamo in maniera assoluta votare a favore”. Il leader di Fi ha citato il “semestre bianco” fiscale, gli aiuti ad autonomi e partite Iva e ha concluso che per lui non ci sono dubbi. Mentre il gruppo applaudiva, Berlusconi ha aggiunto che secondo lui anche Lega e Fdi devono votare a favore, anche nel caso in cui non venissero accolte le richieste presentate da Salvini e dalla Meloni “per puntiglio”.

Lega e Fdi hanno avuto poca scelta, l’alternativa era certificare la rottura del centrodestra su un tema cruciale come lo scostamento di bilancio, passando come quelli che antepongono l’interesse di partito a quello del Paese mentre il governo chiede soldi per rinviare le tasse e dare aiuti a partite Iva e aziende. Durante la conferenza stampa congiunta del centrodestra sia il leader della Lega che la presidente Fdi hanno fatto buon viso a cattivo gioco. Salvini ha parlato di “un bel successo. Finalmente il governo si è reso conto che da solo non va da nessuna parte”. La Meloni ha aggiunto: “L’opposizione è compatta, non ha problemi interni. Nessun partito da solo può portare a casa questi risultati. La coalizione è forte e questo fa la differenza”.

Ma le dichiarazioni di voto pronunciate in aula da Massimo Garavaglia (Lega) e Tommaso Foti (Fdi) raccontano bene il disagio dei due partiti. “Le tasse non vanno spostate, vanno cancellate”, aveva detto Garavaglia, lasciando ancora il dubbio tra sì e astensione: “La Lega, se ci saranno delle aperture su delle richieste in termini di detassazione, di decontribuzione, eccetera, che facciamo da tempo, voterà a favore. Vediamo!”.

Interlocutorio anche Foti: “Nessuno pensi che il divide et impera porterà da qualche parte: avete cercato di dividere l’opposizione. Questo voto non è per voi, non è per questa maggioranza, è per amore dell’Italia, quella vera, che crede e non dispera”. Solo a mezzogiorno, con la conferenza stampa dei leader, è stato chiarito che la scelta del centrodestra era per il sì, come Berlusconi aveva annunciato già di prima mattina al gruppo di Fi.

Conte incassa, ma facendo attenzione a sottolineare che questo non cambia i ruoli di maggioranza e opposizione: “Tra le forze di opposizione prevale la via del dialogo e di un approccio costruttivo e per questo – ha detto in una nota – ringrazio, in particolare, quanti l’hanno voluta perseguire sin dall’inizio, con determinazione ma sempre nella chiarezza dei ruoli. Auspico che questo clima di confronto e di dialogo possa accompagnare anche i prossimi, delicati passaggi che dovremo affrontare per uscire da questo periodo di emergenza”.

Nicola Zingaretti, poi, ha rivendicato il risultato: “L’Italia che si unisce sulle cose da fare in questa drammatica emergenza è una buona notizia. Abbiamo combattuto per questo obiettivo ora raggiunto”.

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