Risorse riconosciute a chi è orfano o discendente di donne colpite da crimini di natura sessuale. Da un minimo di 700 a un massimo di 2.500 euro a seconda della scuola frequentata
PALERMO – Un aiuto per i ragazzi e le ragazze rimasti orfani a causa della morte violenta della madre o che ha subito violenza di genere, che va dallo stalking alla violenza sessuale. È stata confermata la borsa di studio, per l’anno scolastico 2024/2025, che andrà ad aiutare questi giovani, già colpiti duramente dalla vita, nel proprio percorso di studi.
Una borsa di studio per i figli di vittime di violenza
Gli importi, aumentati per singola fascia di circa 200 euro rispetto allo scorso anno, variano in base alla scuola frequentata. In particolare, 700 euro andranno agli alunni della scuola primaria, mille euro a quelli della scuola secondaria di primo grado, 1.800 euro per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Infine, 2.500 euro sono previsti per coloro che stanno frequentando l’università. Tali somme sono comunque orientative, perché saranno riviste in base al numero di richieste presentate. In caso di risorse insufficienti sulla base delle domande pervenute, infatti, l’importo subirà una riduzione proporzionale al numero delle istanze.
Il bando prende spunto dal decreto del 21 maggio 2020, n.71, denominato “Regolamento recante l’erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie”, che fa da base normativa per la delibera dell’8 marzo 2024 del “Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e intenzionali violenti”. Fino al 28 febbraio del prossimo anno è possibile presentare istanza alla Prefettura della propria provincia di residenza. La domanda dovrà essere corredata da certificato di iscrizione per la scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado. Per gli studenti universitari, oltre al certificato di iscrizione, occorre anche la produzione di un’attestazione relativa al superamento di almeno un terzo degli esami previsti annualmente dal corso di studio universitario con esito positivo. All’istanza, ancora, occorre allegare la documentazione relativa ai procedimenti penali, in corso o definiti, in relazione al delitto e la dichiarazione sotto propria responsabilità che attesti che il richiedente è orfano per crimini domestici. I maggiorenni dovranno ancora allegare la documentazione che dimostri la non autosufficienza economica o un reddito inferiore a quello previsto per l’ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato.
Non si tratta dell’unico aiuto previsto dalla legge del 2020
Non si tratta dell’unico aiuto previsto dalla legge del 2020, nella consapevolezza dell’importanza di supportare tali famiglie. Si tratta di misure economiche che, oltre a testimoniare in modo tangibile la vicinanza e il sostegno dello Stato a chi rimane segnato per la vita dalla perdita del genitore causata da reati particolarmente odiosi, costituiscono un sostegno concreto in particolare al diritto allo studio, attraverso l’erogazione di borse di studio e con la possibilità di frequentare gratuitamente o semi-gratuitamente convitti e altre strutture educative.
Con questi scopi nasce il “Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e intenzionali violenti”, presieduto dal commissario e composto da un rappresentante del ministero dell´Interno, da due rappresentanti del ministero della Giustizia, da un rappresentante del ministero dello Sviluppo economico, da un rappresentante del ministero dell’Economia e delle Finanze, da un rappresentante del ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, nonché da un rappresentante, senza diritto di voto, della Concessionaria di servizi assicurativi pubblici (Consap), a cui è affidata la gestione economica del Fondo. Il Commissario e il Comitato restano in carica quattro anni e il loro incarico è rinnovabile per una sola volta.