Elaborazioni Ancit su consumi 2019 e primi mesi 2020. Nel 2019 oltre 2,5 kg pro capite, durante lockdown crescita del 33%
ROMA – Il tonno in scatola si conferma come uno dei comparti più virtuosi dell’industria alimentare italiana. Nel nostro Paese, il 2019 ha registrato un valore di mercato di circa 1,32 miliardi di euro (+1,7% rispetto al 2018) con una produzione nazionale di oltre 74.000 tonnellate (+0,25%) mentre il consumo da parte degli italiani ha toccato quota 153.00 tonnellate (circa 2,5 kg pro capite), per un settore che conta circa 1.500 addetti. Nello stesso arco di tempo, le esportazioni hanno raggiunto quota 25.703 tonnellate (+3,5%), confermando un crescente interesse per il nostro prodotto all’estero. Quella dell’export è una crescita lenta, ma segna una tendenza costante. Negli ultimi 5 anni (2014 – 2019) si è registrato un incremento del +24% delle esportazioni, in cui prevalgono i Paesi dell’Ue come Germania, Grecia, sui Paesi terzi come Canada, Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Mentre le importazioni si sono attestate a 94.607 tonnellate (- 8,62%). Per quanto riguarda il comparto conserviero ittico che, oltre al tonno in scatola, comprende anche le altre conserve, quali sgombri, acciughe, sardine, Ancit (Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare) stima un fatturato 2019 di circa 380 milioni, per un valore totale di tutte le conserve ittiche di oltre 1 miliardo e 700 milioni.
Nel 2020, il Coronavirus ha cambiato le nostre abitudini, i nostri modi di vivere la quotidianità ma anche la composizione del carrello della spesa alimentare, premiando soprattutto quei prodotti a lunga conservazione, nutrienti, sicuri, convenienti e “ready to use”, come le conserve ittiche. Le linee guida sono arrivate anche dal’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), che nei “Suggerimenti alimentari e nutrizionali durante l’auto-quarantena”, ha indicato gli alimenti ad alto valore nutrizionale, convenienti, accessibili e con una lunga shelf-life, con un focus sulle conserve ittiche, buone fonti di proteine ad alto valore biologico, vitamine, sali minerali, Omega 3, che possono costituire una salutare aggiunta a insalate, pasta o pane integrale.
I consumatori italiani hanno percepito queste valenze e, secondo le elaborazioni di Ancit, durante il lockdown, il tonno in scatola si è rivelato protagonista del carrello della spesa con consumi molto elevati (+33,6% nelle settimane dell’inizio dell’emergenza). Mentre nei primi 5 mesi del 2020 le vendite a volume del totale delle conserve ittiche (tonno in scatola, sgombri, sardine, acciughe, salmone e altri prodotti) è aumentato attestandosi ad un totale di 41.452 tonnellate, con incrementi che si mantengono a due cifre quasi per tutte le tipologie, con risultati interessanti soprattutto per il tonno in scatola +26%), per acciughe (1.650 tonnellate, +24%) e sgombri (2.586 tonnellate, +26%). I dati di consumo confermano una crescita importante della domanda di questo prodotto da parte del consumatore italiano, che lo considera un prodotto sicuro, salubre, gustoso, pratico e conveniente.