Le indagini, avviate nel 2017, hanno consentito di ricostruire “l’intera filiera dell’illecito traffico, dall’approvvigionamento presso le consorterie criminali balcaniche sino alla ricezione dello stupefacente lungo il litorale pugliese ad opera di soggetti residenti. Una volta giunte sulle coste italiane, le partite di stupefacente – sottolineano le fiamme gialle – venivano temporaneamente stoccate sino al successivo trasferimento verso acquirenti finali dislocati su tutto il territorio nazionale”.
(ITALPRESS).