Trapani, 5 proposte per far ripartire la provincia - QdS

Trapani, 5 proposte per far ripartire la provincia

Trapani, 5 proposte per far ripartire la provincia

venerdì 01 Maggio 2020

“Misure mirate per chi si impegna a creare valore aggiunto per l’economia del territorio”. Tra queste: sgravi fiscali, forte iniezione di liquidità e proroga della cassa integrazione

TRAPANI – Un periodo difficile, la crisi economica attanaglia molti settori, così come il comparto Ho.re.ca (acronimo di Hotellerie-Restaurant-Café-Catering).

Anche il settore dell’intrattenimento, come i cinema, i lidi balneari, oltre a tutte le imprese che lavorano nell’indotto, sono rimaste pesantemente coinvolte.
In loro aiuto interviene il Distretto Turistico Sicilia Occidentale, presieduto da Rosalia D’Alì.

Gli imprenditori di questo settore hanno consegnato già le chiavi dei propri locali ai sindaci e prefetti. Il Distretto si schiera in maniera forte dalla parte degli operatori, consapevole del fatto che lo sviluppo turistico del territorio, per il quale tanto ha lavorato il Distretto, non può prescindere da un tessuto imprenditoriale e produttivo in salute.

“Abbiamo deciso di stare al loro fianco in questo difficile momento – afferma il presidente Rosalia D’Alì -. Auspichiamo e chiediamo degli interventi forti al Governo nazionale e regionale, con delle misure importanti, non generiche, ma specifiche e indirizzate ad accompagnare chi è impegnato a creare un valore aggiunto per l’economia del territorio”.

Sono cinque le proposte lanciate dal Distretto Sicilia Occidentale: una proroga dell’attuale termine di cassa integrazione in deroga; la riapertura prima possibile delle attività ristorative e di intrattenimento nel rispetto delle norme di sicurezza e salute; lo sblocco della mobilità interna alla regione Sicilia anche per motivi di vacanze o svago; maggiori sgravi fiscali e contributivi per le imprese; una forte iniezione di liquidità per ripartire nell’immediato e per poter affrontare i costi di adeguamento alle misure di igiene e sanificazione dei locali. Quindi, una riapertura immediata con annesse tutele.

Di certo, anche con una ripresa delle attività turistiche ricettive non sarà facile far fronte ai costi, visto che i numeri dei visitatori, per l’estate 2020, saranno in numero inferiore rispetto la scorsa stagione.

Non solo, ma si dovranno affrontare anche una serie di spese straordinarie legate all’adozione delle misure di igiene e sanificazione dei locali, costi sicuramente non trascurabili ed obbligatori per chi vuole mantenere aperta la propria attività.

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