L’analisi della struttura del mercato di febbraio dal punto di vista degli utilizzatori evidenzia un tracrollo dei privati di circa il 26% (a quasi 70.000 unità) sul febbraio 2021 interessato dagli incentivi, per l’attesa dei clienti di possibili sostegni all’acquisto. La quota perde 3,2 punti nel mese, fermandosi al 62,1% (64,3% nel 1° bimestre). Le autoimmatricolazioni cedono il 22,7% in febbraio al 9,3% di quota (9,9% nel 1° bimestre) e le società perdono il 9,5%, salendo comunque in quota al 6,1% nel mese (5,9% nel cumulato). Il noleggio a lungo termine prosegue nel suo trend di ascesa e, con un leggero calo dei volumi del 5,7% (dovuto alla forte contrazione delle Captive), arriva a sforare il 20% di quota sul totale, su valori di massimo storico (17,7% nel cumulato), con 22.200 unità . Il noleggio a breve termine segna un ulteriore tracollo vertiginoso dei volumi, fermandosi al 2,7% di quota e 3.000 immatricolazioni (2,2% nel 1° bimestre). Sotto il profilo delle alimentazioni, l’attesa degli incentivi – anche per questo mese – fa segnare un crollo di quota delle BEV e un lieve calo anche delle Plug-in, che si fermano rispettivamente al 2,8% e 4,9% del totale (3,1% e 5% in gennaio-febbraio), facendo ancora peggio di gennaio: la quota combinata arretra su valori che ci riportano indietro a febbraio 2021 . Una perdita attorno ad 1/3 dei volumi caratterizza le vendite di auto con motore a benzina e diesel, c he si portano rispettivamente al 26,4% e 22,3% di quota (26,8% e 20,7% nel 1° bimestre): una quota complessiva ai massimi da luglio 2021.
Ancora una crescita caratterizza le immatricolazioni di auto a Gpl, che toccano l’8,2% nel mese e l’8,7% nel cumulato , supportate dall’incremento dei costi dei carburanti; mentre il metano perde quasi il 60% delle immatricolazioni fermandosi all’1,2% del totale (1,3% in gennaio -febbraio). Le ibride mantengono sempre la leadership con il 34,2% di quota (34,5% nel cumulato), con le “full” hybrid all’8,6% e le “mild” al 25,6%.
In pesante calo a doppia cifra in febbraio tutti i segmenti del mercato, fatta eccezione per l’alto di gamma. Cedono in quota le city car (A), mentre cresce la rappresentatività delle utilitarie, del segmento D e di qualche decimale anche quella delle medie (C), stabili E e F.
Tra le carrozzerie in febbraio i crossover per la seconda volta nella storia diventano market leader (come a dicembre 2021), con la quota più alta di sempre, al 43,6% delle preferenze. Insieme ai fuoristrada arrivano a coprire il 52,6% del totale mercato (52,2% nel 1° bimestre), a fronte di berline che arretrano al 41,3% di share e station wagon al 2,8% (rispettivamente al 41,8% e 2,7% nel cumulato).
Le aree geografiche si caratterizzano tutte per una pesante contrazione compresa tra il 21,3% e il 25,4%. Il Nord Est, al primo posto, recupera qualche decimale, salendo al 30,2% (ma nell’analisi al netto del noleggio si fermerebbe al 22,7%), il Nord Ovest si mantiene stabile intorno al 30% di quota; sale al 23,2% il Centro, mentre perdono qualche decimale Sud e isole, rispettivamente all’11,3% e 5,4%.
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni si attestano in febbraio a 119,1 g/Km, in calo del 5,3% sul 2021, ma in crescita rispetto ai 118,2 g/Km di gennaio e ai 113,9 g/Km di dicembre 2021, per il crollo delle vendite di auto a zero o bassissime emissioni.
L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 riflette il crollo di quota di elettriche pure e plug-in. Le fasce 0-20 g/Km e 21-60 g/Km scendono, infatti, su una quota combinata del 7,2%, si conferma alta al 68,6% la share della fascia 61-135 g/Km. Risale al 19,8% la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km, e scende all’1,4% la fascia penalizzata dal malus oltre i 190 g/Km.
Il mercato dell’usato nel mese di febbraio segna un altro fortissimo incremento: +34,3% (su un febrraio 2021 sotto tono), con 406.956 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture. Il 1° bimestre archivia una crescita allineata del 34,3% con 755.093 trasferimenti.
(ITALPRESS).