“Compito di questo ente – prosegue – sarà quello di gestire gli appalti e di fissare le tariffe, oltre ai progetti per termovalorizzatori, che oggi costerebbero il triplo in virtù del fatto che non sono più considerati fonti di produzione di energia assimilabili alle rinnovabili, e dunque non beneficerebbero del contributo straordinario (Cip 6) e che anche i siciliani oggi pagano nella bolletta elettrica per finanziare i 56 termovalorizzatori sul territorio nazionale, e per abbassare la tariffa in vigore”.
“Ebbene, dopo 12 anni persi – aggiunge – si abbandona il modello attuale per la raccolta e il conferimento dei rifiuti e si torna a parlare di termovalorizzatori. L’agenzia regionale Rifiuti (Arra) esisteva e operava con efficienza ma venne smantellata per motivazioni politiche e non tecniche. Oggi, dopo i fallimenti degli ultimi governi regionali su questo versante, si pensa alla creazione di un unico ambito ottimale che gestirà gli appalti sui rifiuti, che assorbirà gli oltre 10 mila occupati, con altre assunzioni e incarichi vari da distribuire”.