L’amore passa l’affetto resta - QdS

L’amore passa l’affetto resta

L’amore passa l’affetto resta

venerdì 23 Novembre 2012
C’è l’amore tra due persone di sesso diverso, quello tra persone dello stesso sesso, c’è l’amore verso i genitori e quello verso i figli, c’è l’amore per l’arte e per la natura, c’è l’amore per la cultura e per l’innovazione, l’amore per le piante e per gli animali, e via elencando.
Che cos’è l’amore? Un sentimento di viva affezione verso una persona o una cosa. Su questa parola si sono scritte tonnellate di informazioni e libri senza fine, quindi non penso di dire nulla di nuovo. Tuttavia, qualche osservazione sintetica può far ritornare con i piedi a terra tanta gente che vaga per i cieli.
Infatti, comunemente, quando si parla di amore ci si riferisce al sentimento esistente fra due persone che ha una sua parabola: nasce, matura e finisce. Questa limitazione della definizione fa perdere di vista tutte le altre fattispecie prima elencate.
In senso più spirituale, è amore quello verso il Supremo Architetto per chi ci crede, ma è anche rispetto dei valori che dovrebbero informare i nostri comportamenti.

Empedocle, in filosofia, introduce il concetto di amore come principio cosmico all’antitetico principio dell’odio e della contesa. Eros, mezzo Dio e mezzo uomo, secondo le analisi giovanili platoniche, ha la sua massima aspirazione verso la bellezza, fisica e spirituale. Aristotele ha una concezione dell’amore teologica e cosmologica.
Secondo l’etica cristiana, l’amore è anche carità, quindi, la disponibilità a dare ai deboli e ai bisognosi senza nulla pretendere in cambio, godendo del gesto della dazione.
Quanti contrasti genera la parte negativa dell’amore? Esso è spesso egoista, pretenzioso e non mirato al benessere altrui. Questo sentimento fa parte della natura umana, la quale è poliedrica e sfaccettata, e difficilmente vuole ottenere che gli altri stiano bene.
Vi sono grandi esempi di altruismo, ma limitati rispetto al comportamento generalizzato delle persone che mirano più a soddisfare il proprio ego che non i bisogni altrui.
L’amore fra due persone è destinato a mutare col passare del tempo e con la frequentazione. Questo è inevitabile. Illuso sarebbe chi pensasse che un simile sentimento possa restare uguale nel tempo. é proprio il divenire, il mutare delle condizioni interne ed esterne di ogni persona che consente il rafforzamento dei legami oppure il loro scioglimento.
 

L’affetto trae energia dagli istinti e s’acuisce sotto l’impulso di cause atte a muovere l’anima (ira, sdegno, amore, pietà ecc).
è un sentimento vasto, che comprende anche l’amore. è una inclinazione sentimentale verso terzi forse meno intensa dell’amore, ma più regolare e più duratura nel tempo. è proprio l’elemento della durata che contraddistingue questi sentimenti. In esso si condensano la stima e il rispetto verso l’altra persona o l’altra parte.
Questi due requisiti, sono indispensabili perché un rapporto possa  durare. Senza di essi il rapporto è zoppo e non ha probabilità di andare avanti.
Bisogna essere consapevoli di questi meccanismi. Chi si illude diversamente, non approda a un versante che lo possa supportare nel tempo. Chi si illude, prima o dopo, rimane scottato dalla delusione, dall’aver immaginato ipotesi, fatti e circostanze al di fuori della realtà.

Amore e affetto si intersecano, non sono alternativi e si intrecciano. Bisogna avere la consapevolezza di che cosa rappresentino per ciascuno di noi, nel passato, nel presente e nel futuro.
Veri amori e veri affetti non sono frequenti, purtroppo. Perché con essi, si miscelano altre aspirazioni e altri intendimenti che girano vorticosamente nel cervello di ognuno di noi.
Il punto è capire il più possibile che cosa essi siano e che cosa rappresentino. E per capire bisogna conoscere. E per conoscere bisogna leggere, studiare, ascoltare, elaborare, in un movimento continuo che assecondi la nostra aspirazione (se ce l’abbiamo) di capire di più, perché siamo vivi e cosa vogliamo fare durante questo breve percorso fra la nascita e la cessazione del  corpo.
Sognare ad occhi aperti, ma con i piedi ben piantati a terra, è un detto popolare che dovremmo tenere sempre presente in ogni momento della nostra vita, sapendo che l’amore passa e l’affetto resta, perché dura e rassicura anche con piccoli gesti quotidiani e con l’abitudine, che è il controllo dei fatti e dei gesti.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017