“Stiamo facendo un monitoraggio, all’interno dei diversi rami dell’amministrazione, per applicare questo decreto che, di fatto, è attuativo della Legge 190/2012. Il problema non è tanto di applicazione, quanto per il fatto che il testo lascia degli spazi di ambiguità. Stiamo lavorando con l’Ufficio legale per dirimere quegli ambiti che non risultano chiari nell’applicazione del decreto in Regione”.
“Si, una direttiva esplicativa. Per esempio, non è chiaro, quando il testo dice che il dipendente pubblico non può avere incarichi dalla sua amministrazione, se si riferisca al ramo dell’Amministrazione regionale o alla Regione nel suo insieme. Stiamo approfondendo perché dobbiamo avere chiara qual è l’indicazione che voleva essere data con questo decreto anticorruzione: cioè se effettivamente dobbiamo riferirci all’intera macchina amministrativa o al solo ramo di appartenenza. Alla luce di questo approfondimento giuridico, sicuramente ci saranno tante novità in Regione: se nessun dipendente regionale può essere più nominato negli organismi di Enti controllati dalla Regione ci sarà un bel lavoro da fare”.
“Stiamo lavorando al regolamento attuativo della legge perché banalmente quando è uscito conteneva dei limiti temporali già superati, in quanto è stato pubblicato con notevole ritardo. Le norme tra di loro devono parlarsi, ma non è soltanto un problema di regole: è una questione anche di strumenti. Noi non abbiamo un protocollo informatico unico, cioè che permetta di seguire la pratica da casa passo dopo passo. E non solo non c’è, ma non è neanche unificato il sistema di protocollo esistente alla Regione. Allora noi stiamo lavorando per dotare la Regione di strumenti che facilitino la trasparenza. Per quanto riguarda le procedure, stiamo proponendo che i nuclei ispettivi previsti dalla legge 5 diventino nuclei di monitoraggio, avendo anche il compito di aggiornare i tempi previsti per le procedura di competenza dei singoli dipartimenti entro il 30 novembre di ogni anno. Abbiamo cioè individuato il soggetto che si dovrà occupare di tenere alto il focus sui tempi, perché l’aggiornamento annuale è fondamentale. Noi intendiamo dotare l’amministrazione di strumenti che permettano una maggiore celerità dell’azione amministrativa: bisogna costruire un modello dinamico che segua costantemente l’aggiornamento delle procedure”.
“Il regolamento sarà pronto tra qualche settimana, c’è un gruppo che già è quasi alla fine del suo compito. Bisognerà soltanto sintetizzare tutto quello che è stato fatto”.
“Non solo lo stiamo recependo, ma stiamo anche studiando quale sia il modo migliore per poterlo attuare considerando le varie strutture regionali”.