Produzione, lavorazione industriale, packaging, distribuzione, dettaglio, consumo: per frutta e verdura rincari fino al 300%. Coldiretti: D.reg. 26/12 inattuato, non promozionati i mercati del contadino
PALERMO – “Masculiata” di fine anno per i consumatori che dopo il brindisi si trovano a fare un bilancio esplosivo su quanto è costato il cenone e il pranzo di Natale. I siciliani hanno vissuto una vera e propria escalation di rincari, frutto di tante piccole esplosioni di prezzo culminati nei giorni precedenti al Natale, avvenuti su quasi tutti i prodotti di frutta e verdura. Iniziato già nel mese di novembre, ma proseguito per tutto dicembre, il caro-vita ortofrutticolo ha fatto sborsare ai siciliani quasi 5 euro in più, ogni 30 di spesa. A pesare sul prezzo finale i rincari decisi dai grossisti che hanno raggiunto quasi il 50% di aumenti fra novembre e dicembre 2013, come conferma il mercuriale di Vittoria e il listino del Maas, il mercato agroalimentare siciliano. Un rincaro causato non solo da un mancato controllo sul territorio, ma anche dai diversi passaggi del prodotto. (
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